L’eurodeputato del M5S Piernicola Pedicini interviene sul registro tumori. “Il tema malattie tumorali in Basilicata non puo' essere una contesa tra chi sostiene che sono in aumento e chi afferma che sono in diminuzione rispetto alla media nazionale. E' un argomento troppo drammatico e delicato per diventare uno scontro politico tra chi tende a tranquilizzare e chi, invece, esaminando i dati, ritiene che vada fatta una riflessione attenta e senza pregiudizi basata su principi e osservazioni scientifiche. Tutto questo ci spinge a non poter accettare le dichiarazioni che rappresentanti istituzionali della sanita' lucana esprimono con una leggerezza che rasentano il ridicolo. Quando leggiamo sulla stampa locale affermazioni del tipo: sono aumentati i tumori delle donne lucane perché bevono e fumano come gli uomini, rimaniamo sconcertati. Quando esponenti politici di primo piano, come il ministro della salute Lorenzin e il suo sottosegretario De Filippo dichiarano che i tumori nella Terra dei fuochi campana o in Val d'Agri, dipendono da “stili di vita sbagliati” e dall'eccessivo consumo di “mozzarelle e insaccati” non possiamo che replicare con sdegno e preoccupazione e proporre che venga istituito un organismo scientifico super partes di esperti che faccia, quanto prima, piena chiarezza. Proprio in questi giorni il Crob di Rionero ha pubblicato i nuovi dati del Registro tumori della Basilicata riferiti all'anno 2011, la Regione e quindi il presidente Pittella colgano l'occasione per istituire un tavolo scientifico o una commissione per spiegare ai lucani come stanno veramente le cose. Noi offriremo la nostra collaborazione e come forza di opposizione daremo il nostro apporto senza nessuna strumentalizzazione o atteggiamento precostituito o polemico. Da troppo tempo su questi temi, c'e' in corso un dibattito che gioca sulla pelle dei lucani. Sulla salute dei cittadini non si puo' parlare a vanvera o sposare tesi da bar dello sport. Non si puo' continuare ad ignorare che negli ultimi dieci anni il contesto ambientale della Basilicata sia peggiorato. I siti industriali da bonificare di Tito Scalo e della Val Basento, le estrazioni petrolifere in Val d'Agri, il termodistruttore Fenice di Melfi sono solo alcuni degli esempi che facciamo. Andiamo a capire, tutti insieme e con il massimo rigore, cosa producono queste vere e proprie bombe ecologiche sulla vita dei cittadini e troviamo le soluzioni prima che sia troppo tardi. Non possono essere gli interessi economici che ruotano intorno allo smaltimento dei rifiuti o alle estrazioni petrolifere a mettere in discussione il futuro di migliaia di persone”.
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