Pediatria Ospedale di Melfi, nota di Navazio (Noi per Melfi)

Il capogruppo del Gruppo consiliare “Noi per Melfi”, Alfonso Ernesto Navazio è intervenuto in un comunicato rivolto alla stampa, in merito "ai ritardi dei lavori di ristrutturazione dei locali che ospitano il reparto di Pediatria e, del conseguente trasferimento dei piccoli pazienti in quello di Ostetricia.

Circa una settimana fa a gran voce abbiamo denunciato la gravissima situazione che stava vivendo il reparto di ostetricia dell’ospedale di Melfi e le sue degenti, un reparto che, per gli atavici ritardi nella ristrutturazione di quello di pediatria, ha dovuto accogliere i suoi piccoli ospiti. Una scelta quella presa dalla dirigenza sanitaria dell’ospedale non supportata da alcun fondamento né scientifico né di prassi, eppure un Direttore sanitario dovrebbe conoscere i protocolli e le regole con cui alcuni temi andrebbero trattati!

La nostra preoccupazione – sottolinea il consigliere comunale –  per la condivisione di un reparto che mette a rischio sia le gravide che i neonati (per esempio per la contrazione da parte di uno dei soggetti di malattie infettive) è risultata così fondata da indurre gli addetti ai lavori a un susseguirsi di frenetiche riunioni che come oramai è consuetudine finiscono sempre con l’interessare i vertici della politica sia essa locale che regionale.  La sanità della Basilicata non è riuscita a trovare la soluzione più idonea per la soluzione del problema ma ha trovato solo il tempo per confrontarsi con la politica, per definire soluzioni tampone.

Le contrarietà- sottolinea Navazio –  all’interno del management e personale sanitario rispetto alla decisione presa, infatti ci sono state, le posizioni degli addetti ai lavori non sono state univoche.
E’ gravissimo – continua – che il commissario con poteri da direttore generale, Rocco Maglietta, snobbi l’ospedale di Melfi relegando le questioni periferiche a dirigenti che i fatti hanno dimostrato di essere insicuri e niente affatto preparati. La disposizione di trasferimento, infatti, è avvenuta in barba a qualsiasi considerazione tecnica-scientifica  o di semplice opportunità e solo per questo in Paesi normali il Direttore sanitario sarebbe stato rimosso. Al contrario il personale è ritenuto delatore, i sindacati i soliti aizzatori , i degenti gli incontentabili che però di fatto scappano dal nostro ospedale".

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