Pdl Vitalizi, esame in prima Commissione consiliare

Sulla proposta, d’iniziativa dei componenti l’UdP, che prevede di uniformare i requisiti per l’ottenimento del beneficio a quelli definiti per tutte le Regioni, audito il direttore Tripaldi. Esaminata pdl analoga presentata da Perrino

La prima Commissione consiliare permanente, presieduta da Vito Santarsiero (Pd) ha audito il Direttore Generale del Consiglio regionale Domenico Tripaldi in merito alla P.d.l. n. 47/2015 che detta &ldquo;Integrazioni e modifiche alla Legge regionale 29 ottobre 2002, n. 38&rdquo; di iniziativa dei componenti dell&rsquo;Ufficio di Presidenza Lacorazza, Mollica, Galante, Castelluccio e Polese.<br /><br />Tripaldi ha spiegato che la proposta di legge contiene norme di attuazione delle linee guida sull&rsquo;istituto dell&rsquo;assegno vitalizio, approvate con un ordine del giorno dalla Conferenza delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province Autonome il 10 ottobre 2014 tese a stabile parametri minimi e comuni a tutte le Regioni, al fine di delineare un quadro interregionale il pi&ugrave; possibile omogeneo. In particolare, la proposta prevede che l&rsquo;assegno vitalizio vada ai consiglieri regionali&nbsp; che abbiano compiuto 65 anni di et&agrave; e che abbiano corrisposto il contributo per un periodo di almeno cinque anni di mandato svolto nel Consiglio regionale e che la corresponsione del vitalizio possa essere anticipata su richiesta del consigliere e dopo la cessazione del mandato, in analogia a quanto previsto dai regolamenti parlamentari vigenti, ossia fino a 60 anni nel caso in cui il consigliere sia stato eletto in pi&ugrave; legislature. &ldquo;La Regione Basilicata &ndash; ha ricordato il Direttore Generale&nbsp; – &egrave; gi&agrave; intervenuta sui vitalizi erogati agli ex consiglieri regionali, riducendone l&rsquo;importo mediante l&rsquo;adozione di specifiche norme (art.12, comma 1, L.R. n.28/2010 – riduzione del 10% dell&rsquo;indennit&agrave; di carica dei consiglieri regionali e, conseguentemente, dell&rsquo;assegno vitalizio che &egrave; calcolato in percentuale; art.1, comma 1, della L.R. n.24/2011 – abolizione dell&rsquo;assegno vitalizio a partire dalla X legislatura; art.13, comma 1, L.R. n.27/2012 – l&rsquo;importo dell&rsquo;assegno vitalizio &egrave; determinato calcolando la media aritmetica delle indennit&agrave; di carica percepite dai consiglieri regionali nel corso della IX legislatura)&rdquo;. &ldquo;Con il dettato normativo proposto &ndash; ha precisato Tripaldi – si prevede di eliminare la possibilit&agrave; di percepire l&rsquo;assegno vitalizio al raggiungimento del 55&deg; anno di et&agrave; per i consiglieri regionali e si stabilisce, per il quinquennio&nbsp; 1&deg; marzo 2015-29 febbraio 2020, una riduzione temporanea dei vitalizi erogati agli ex consiglieri o ai titolari di reversibilit&agrave;, calcolata in modo progressivo con tre aliquote. L&rsquo;importo lordo mensile dell&rsquo;assegno vitalizio sarebbe decurtato dal 1&deg; marzo 2015, per la quota eccedente 1.500,00 euro, dell&rsquo;8% oltre euro 1.500,00 fino ad euro 3.500,00, dell&rsquo;11% per l&rsquo;importo eccedente euro 3.500,00 fino ad euro 6.000,00, del 14% per l&rsquo;importo eccedente i 6.000,00 euro. Si stabilisce, inoltre, che tali aliquote sono maggiorate del 40% qualora il beneficiario del vitalizio goda di altro vitalizio per aver ricoperto la carica di parlamentare nazionale o europeo&rdquo;. Al termine della relazione, su proposta del consigliere Aurelio Pace, il presidente Santarsiero ha deciso di audire l&rsquo;Associazione degli ex consiglieri per un ulteriore approfondimento della materia.<br /><br />La Commissione ha, poi, preso in esame il successivo punto all&rsquo;ordine del giorno, la P.d.l. n. 52/2015: &ldquo;Interventi per la riduzione dei costi della politica, il contenimento della spesa pubblica e la tutela delle finanze regionali. Modifica della L. R. n. 38/2002 in materia di indennit&agrave; di carica, indennit&agrave; di funzione, rimborso spese e di assegno&nbsp; vitalizio&rdquo;, di iniziativa del Consigliere regionale Perrino. La Pdl ha spiegato il proponente si basa su due obietti: la riduzione dei costi della politica regionale e il ripristino di una situazione di equilibrio tra i trattamenti economici rappresentati dai vitalizi (abrogati a partire dalla corrente legislatura) e i trattamenti pensionistici pubblici attualmente in vigore. In particolare, si prevede la riduzione delle indennit&agrave; di carica dei consiglieri regionali dagli attuali 6.600 euro a 5.000 euro lordi annui con un risparmio annuo pari a &euro; 403.200,00;&nbsp; la soppressione delle indennit&agrave; di funzione con un risparmio pari ad ulteriori circa 302.400,00 annui; la riduzione dei rimborsi spese dagli attuali 4.500 euro mensili ai 3.000 euro mensili e l&rsquo;introduzione della rendicontazione, ottenendo in tal modo un risparmio per le casse del Consiglio regionale pari ad ulteriori circa 450.000 su base annua; la riduzione degli assegni vitalizi gi&agrave; maturati e/o erogati dal Consiglio regionale di Basilicata. Sono esclusi dal perimetro delle riduzioni gli assegni erogati ai consiglieri inabili al lavoro e gli assegni di reversibilit&agrave; erogati in caso di morte per cause di servizio. Rispetto al punto riguardante i vitalizi si &egrave; deciso che nell&rsquo;analisi che proseguir&agrave; durante le prossime sedute le due proposte di legge, quella presentata dall&rsquo;Ufficio di Presidenza e quella proposta da Perrino, saranno abbinate.<br /><br />Subito dopo la presa d&rsquo;atto all&rsquo;unanimit&agrave; sulla delibera di Giunta regionale&nbsp; n. 753 del 9 giugno 2015: &ldquo;Sessione comunitaria del Consiglio regionale ex art. 6 L.R. n.31/2009 – Relazione annuale in materia comunitaria&rdquo; e, poi, l&rsquo;ultimo punto all&rsquo;ordine del giorno la&nbsp; P.D.L n. 4 /2014.: &ldquo;Statuto della Regione Basilicata&quot;. Nel richiamare quanto stabilito dalla&nbsp; Conferenza dei capigruppo, durante la riunione tenutasi ieri, Santarsiero ha ricordato ai commissari la data della seduta consiliare dedicata alla prima lettura dello Statuto, programmata per il 15 luglio prossimo. &ldquo;In vista di tale importante appuntamento &ndash; ha precisato &ndash; dedicheremo altre due sedute della Commissione per eventuali osservazioni e, quindi,&nbsp; procederemo alla valutazione finale del documento&rdquo;. Sulla necessit&agrave; di apportare alcune integrazioni per meglio recepire quanto emerso durante i lavori della Commissione e le audizioni pubbliche sono intervenuti i consiglieri Mollica, Spada, Galante, Pace e Romaniello.<br /><br />Presenti ai lavori della Commissione consiliare oltre al presidente Vito Santarsiero (Pd) i consiglieri, Achille Spada (Pd), Luigi Bradascio (Pp), Aurelio Pace e Giannino Romaniello (Gm), Gianni Rosa (Lb-Fdi), Francesco Mollica (Udc), Francesco Pietrantuono (Psi), Gianni Perrino (M5s), Paolo Galante (Ri) e Michele Napoli (Pdl-Fi).<br />

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