Per il consigliere del Partito democratico “siamo in una confusione totale e la città ci guarda sbigottita.La sensazione che riceve è quella di una classe dirigente impegnata più a difendere propri interessi e poltrone che a guardare urgenze comunità”
“Ritengo doveroso informarvi e nel contempo chiedervi di intervenire nelle vicende che riguardano il Partito democratico della città di Potenza del tutto delegittimato ed in grandissima difficoltà a causa dell'azione dei suoi stessi rappresentanti di primissimo piano”.<br /><br />Così il consigliere regionale del Pd Vito Santarsiero che, in una lettera inviata al segretario nazionale e ai vice segretari nazionali del Pd , aggiunge “in gran parte infatti sostengono, con presenza in giunta di assessori a loro di chiara ed evidente vicinanza politica e personale, un'amministrazione guidata da un Sindaco candidato ed eletto da Fratelli d’Italia (oggi sostenuto ufficialmente da esponenti politici vicini al ministro Alfano) che nella stessa giunta ha conservato due assessori da sempre esponenti della destra cittadina ed entrambi eletti in Fdi.”<br /><br />“Con le ultime nomine assessorili fatte ieri – continua – vi è stato anche l'ingresso diretto in giunta di un esponente del gruppo consiliare del Pd ed i quotidiani oggi evidenziano che il tutto è in contrasto con quanto a suo tempo indicato dal vice segretario Guerini al segretario cittadino”.<br /><br />“Il segretario cittadino Sarli – scrive Santarsiero – purtroppo bloccato e delegittimato nella sua funzione da tale situazione, ha comunque ben chiarito che il Partito democratico non ha deliberato alcun ingresso in giunta e che le scelte sono personali e non in linea con il partito. Hanno inoltre espresso pubblicamente il proprio dissenso tre consiglieri del gruppo consiliare del partito”.<br /><br />“La situazione è resa ancor più grave – aggiunge – dalla nomina, anche questa di chiara indicazione politica da parte di esponenti del Pd che a Roma dicono cose e a Potenza fanno ben altro, di una persona, selezionata senza alcun bando, alla presidenza dell'Acta, la municipalizzata per i rifiuti, per la quale era chiara la indicazione del partito di evitare nomine di esterni”.<br /><br />“Siamo in una confusione totale – conclude Santarsiero – e la città ci guarda sbigottita perché la sensazione che ne riceve è quella di una classe dirigente impegnata più a difendere i propri interessi e poltrone che a guardare le urgenze della comunità”.<br /><br />L.C.<br />