Pd Ferrandina: amministrazione abbassi aliquote Imu

“Il Partito Democratico di Ferrandina ravvisa la necessità di modulare l' IMU sulla prima casa e sugli immobili diversi dalla prima casa, imposta recentemente introdotta dalla Stato in sostituzione della vecchia ICI, tenendo conto di alcune priorità, imprescindibili in ragione del presente momento economico”. Lo dichiara il segretario cittadino Carmine Lisanti.
“Il 2012, anche per il Comune di Ferrandina, – prosegue – si preannuncia particolarmente difficile, aggravato dai ritardi accumulati dalla Giunta d'Amelio nel razionalizzare la spesa comunale e nel reperire risorse utili, anche attraverso una piano delle alienazioni immobiliari, per far fronte alla grande mole di debiti già riconosciuti ma ancora non pagati, che pesano come un macigno sulle tasche già vuote dei cittadini per effetto della crisi economica che stiamo vivendo.
In un anno in cui le famiglie pagheranno più tasse le scelte di bilancio dell’amministrazione comunale assumono particolare delicatezza”.
“Per recuperare le risorse che servono, la prima strada da seguire, secondo il Pd, – sottolinea Lisanti – è una revisione approfondita e rigorosa delle spese comunali, salvaguardando quelle per i servizi alla persona ma eliminando sprechi, orpelli e per esempio iniziative giudiziali assolutamente pretestuose ed inutili messe in campo da questa amministrazione su debiti fuori bilancio gia' riconosciuti, che aggravano ulteriormente la difficile situazione finanziaria comunale.
Noi riteniamo anche per tali ragioni che l’IMU sulle prime case non vada assolutamente aumentata rispetto all’aliquota base del 4 per mille stabilita dal Governo Monti ma addirittura e' possibile abbatterla dello 0,2 esercitando a pieno la potesta' regolamentare assegnata ai comuni”.
“Se, inoltre, non arriveranno novità significative dal governo centrale – aggiunge il segretario del Pd – la nostra proposta e' di applicare un dimezzamento sui fabbricati rurali ad uso strumentale, ovvero utili allo svolgimento dell’attività agricola, che fino al 31 dicembre erano esenti da ogni tipo di tassazione essendo il rispettivo reddito ricompreso in quello dei terreni.
A parere del Pd tale riduzione dell’aliquota dallo 0,2 al 0,1 si rende necessaria in considerazione delle gravi difficoltà economiche che stanno attraversando le diverse aziende agricole presenti sul territorio comunale sia a causa dei prezzi dei prodotti agricoli non sufficientemente remunerativi che per i notevoli incrementi dei costi di produzione dovuti all’aumento del prezzo dell’energia, del gasolio e dell’Iva”.

BAS 05

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