Patto di Stabilità. Lacorazza su impegno De Filippo

Il Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza ha espresso soddisfazione e condivisione per l’impegno preso dal Presidente della Regione Vito De Filippo, recependo le indicazioni del Consiglio, di lavorare sulle iniziative di verticalizzazione dl Patto, con il trasferimento di quote di spesa tra gli enti della Regione, utilizzando gli strumenti messi in campo con la cessione dei crediti e di valutare possibili iniziative di legge per alleggerire i tassi sostenuti dai creditori per queste operazioni.
“L’impegno di De Filippo – ha continuato – va nella direzione, più volte sottolineata dall’Amministrazione provinciale e trasferita oltre che allo stesso Presidente, al Sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Giampaolo D’Andrea, ai parlamentari, a tutte le istituzioni, all’Anci e alle forze politiche e sociali, di tenere fuori dal patto di stabilità sia le royalties del petrolio sia i fondi per la ricostruzione post terremoto. Per tale motivo massima è la disponibilità della Provincia, come auspicato dal Presidente, a fare la propria parte, nella consapevolezza che il punto fondamentale non è uscire dal patto, ma realizzare le condizioni per alleggerire il peso del vincolo, provando a sottrarre ad esso alcune risorse e, aspetto non secondario, a qualificare la programmazione costruendo obiettivi e scelte che siano responsabilizzanti e costantemente monitorabili. I temi della programmazione, della riforma della governance, assieme a quelli dell'efficienza della macchina amministrativa e della riduzione dei centri di spesa (per esempio provando a dar corso alle stazioni uniche appaltanti), possono dare un contributo indiretto ma rilevante alla velocizzazione e alla qualità della spesa, oltre che ad una migliore regolarità di pagamenti alle imprese”. “E' una sfida – ha concluso Lacorazza- che riguarda la regione ma anche il complesso delle autonomie locali, chiamato come indicato da De Filippo ad un'azione corale e trasversale, altrimenti il rispetto dei limiti restrittivi del patto rischia di bloccare gli investimenti, aggravando la già difficile situazione del sistema produttivo locale”. (r.s.) bas 03

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