Parifica rendiconto, M5s: rimangono numerose criticità

Per i consiglieri Leggieri, Perrino e Giorgetti “c’è ancora tanto da lavorare per raggiungere l'obiettivo di una gestione virtuosa ed efficiente delle risorse pubbliche regionali”

&ldquo;Rendiconto 2017 della Regione Basilicata: la Corte dei Conti parifica ma con eccezioni e riserve. Dispiace rilevare che c&rsquo;&egrave; ancora tanto da lavorare per raggiungere l&#39;obiettivo di una gestione virtuosa ed efficiente delle risorse pubbliche regionali. Difatti rimangono in piedi numerose criticit&agrave;. Davvero pesante quanto Bardi eredita dalla maggioranza pittelliana che ha amministrato la macchina regionale nella scorsa legislatura&rdquo;.<br /><br />E&rsquo; quanto affermano i consiglieri regionali del M5s Gianni Leggieri, Gianni Perrino e Gino Giorgetti che aggiungono: &ldquo;Le spese per il personale continuano a essere molto alte: tanto a causa di assunzioni (rinvenienti soprattutto da ingresso nei ruoli regionali del personale di enti subregionali e dalle ex comunit&agrave; montane) tracimate ben oltre i paletti imposti da norme e risorse esigue. Sempre in materia di personale, la Corte contesta la violazione del divieto di assunzioni in caso di ritardo dell&#39;approvazione del rendiconto (avvenuta il 24 novembre 2017, oltre la data del 30 aprile 2017 definita dalla legge). Particolare rilievo &egrave; stato dato dai magistrati anche alla spesa relativa all&#39;assunzione dei giornalisti presso l&#39;ente regionale avvenuta con applicazione del contratto collettivo dei giornalisti in violazione della normativa del comparto pubblico&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Continua &ndash; dicono – lo sforamento dei costi per i compensi erogati ai dirigenti sanitari. La Regione, sollecitata gi&agrave; lo scorso anno dalla Corte dei Conti, sembra aver chiuso un occhio sui vincoli di retribuzione imposti ai dirigenti e non ha risposto alle richieste dei magistrati, interpretando le norme in maniera non corretta. Da segnalare anche le ingenti risorse drenate dalle fondazioni come la Lucana film commission e la Fondazione osservatorio ambientale regionale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ma quello che preoccupa di pi&ugrave; la Corte dei Conti &ndash; continuano – &egrave; l&rsquo;ammontare dei residui attivi (crediti non riscossi) accumulatisi negli anni precedenti e la cui percentuale di riscossione risulterebbe modesta: i magistrati contabili contestano, da un lato, l&rsquo;adeguatezza del &lsquo;fondo rischi&rsquo; in quanto lo stesso non tiene conto dei debiti potenziali scaturenti dal contenzioso per il trasporto pubblico; dall&rsquo;altro, ritengono sottostimata la quantificazione del &lsquo;fondo crediti di dubbia esigibilit&agrave;&rsquo;. Anche la programmazione della spesa destinata agli investimenti in conto capitale arranca e i ritardi nelle rendicontazioni dei finanziamenti destinati ai progetti cofinanziati con fondi europei sembrano essere ormai una costante, grave criticit&agrave; strutturale. Singolare, poi, il caso specifico relativo all&#39;investimento nel Centro ricerche Fca: pur essendo l&#39;immobile contabilizzato tra le poste afferenti allo stato patrimoniale, di fatto &egrave; nato gi&agrave; come un manufatto che non potr&agrave; mai entrare nella effettiva disponibilit&agrave; della Regione. Insomma, si &egrave; costruito un immobile sulla carta pubblico, con risorse pubbliche, all&#39;interno di una propriet&agrave; di privati che ne fruiranno sine die&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Insomma &ndash; aggiungono Leggieri, Perrino e Giorgetti – sono davvero tante le criticit&agrave; evidenziate dalla Corte dei Conti da noi gi&agrave; sottoposte all&rsquo;attenzione del governo regionale nel corso dell&rsquo;attivit&agrave; della scorsa consiliatura: ma le risposte pervenute sono state molto spesso parziali e evasive. Si pensi, ad esempio, alle criticit&agrave; relative al piano delle performance o alle strane &lsquo;manovre&rsquo; in materia di assunzione di personale; o, ancora, ai numerosi punti oscuri nella gestione della Lucana film commission e agli investimenti per l&#39;aeroporto di Pontecagnano. E l&rsquo;elenco non si ferma certo qui. Sono tutte questioni che abbiamo provato a portare all&rsquo;attenzione del governo regionale: ma che sono state ignorate (o quasi), nonostante la loro fondatezza sia oggi &lsquo;certificata&rsquo; dai rilievi dei giudici della magistratura contabile&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Prendiamo atto &ndash; dicono – che agli sgoccioli della scorsa legislatura gli organismi regionali pare abbiano cominciato a fare seriamente i compiti a casa, ma &egrave; altrettanto evidente che tutto ci&ograve; non &egrave; risultato finora sufficiente. Lo avevamo ribadito in passato: occorre una vera e propria operazione di approfondimento e di attenta revisione della macchina regionale e delle risorse pubbliche: un &lsquo;hard reset&rsquo; di cui la Regione Basilicata ha impellente bisogno. &Egrave; ormai evidente a tutti, anche ai non addetti ai lavori, che i bilanci di questo ente appaiono da tempo un mero esercizio di amministrazione e contabilit&agrave; creativa&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Tocca a Bardi &ndash; concludono – ripartire dalle tante criticit&agrave; messe nero su bianco dalla Sezione di controllo lucana della Corte dei Conti con l&rsquo;imperativo di cominciare a parlare di politiche volte alla sostenibilit&agrave;, non solo finanziaria ma, soprattutto, sociale e ambientale. La campagna elettorale &egrave; ormai finita da mesi ed &egrave; tempo che i segnali di discontinuit&agrave; siano reali, a partire dalle scelte dei nuovi direttori generali, che guideranno l&#39;Ente e che dovranno dare seguito necessariamente ad una programmazione concreta, attenta e efficace. I cittadini lucani non possono pi&ugrave; aspettare&rdquo;.

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