La Consigliera di Parità contro i messaggi contenuti nei manifesti di Venosa: “La bellezza belle donne è nella loro dignità”
“Qualche giorno fa un quotidiano lucano, analizzando una serie di manifesti pubblicitari a Potenza, si chiedeva se fosse possibile una pubblicità che non mercificasse le donne: oggi devo denunciare come anche la protesta, segnatamente nel caso dell’ospedale di Venosa, tenda ad incanalarsi sullo stesso schema con un atteggiamento estremamente maschilista che mi rende difficile pensare che l’ispiratore di tali gesti possa essere una donna”. E’ il commento della consigliera di parità della Regione Basilicata Maria Anna Fanelli Laguardia in merito a manifesti e striscioni comparsi nella protesta a Venosa.
“Per me e, sono convinta, per la quasi totalità dei lucani, Venosa è la città di Orazio e di Carlo Gesualdo, e tutte le donne, di Venosa e non, sono portatrici di valori, talenti e saperi, elementi che rappresentano la loro vera bellezza che risplende ancor più quando hanno nello sguardo la fierezza di una propria dignità di uguaglianza che quelle scritte sembra tradire. Non è la prima volta, invece, che a Venosa questa dignità viene adombrata. Qualche anno fa in un evento di piazza fu esaltata la visione e l’industria dello show business basato sulla mercificazione del corpo femminile e sul gossip di ogni genere che ruotasse intorno alla mortificazione del genere femminile. E potrebbe non essere un caso che la protesta di oggi trovi fondamento negli stessi ambienti dell’epoca”.
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