Un importante accordo programmatico è stato adottato tra il Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, la Regione Campania, la Provincia di Salerno, l’Istituto Superiore Protezione Ricerca Ambiente (ISPRA), l’Istituto Gestione Fauna (IGF) per la conservazione della Lepre italica. Lo rende noto il presidente del Parco lucano Rocco Luigi Lombardi.
All’iniziativa che si è tenuta ieri presso Palazzo della Provincia di Salerno, – prosegue la nota – hanno partecipato il Presidente e il Direttore Dr. A. Troiano, il Dr. A. De Vita del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, il Dirigente del Settore Foreste Regione Campania Dr.ssa D. Lombardo, l’Assessore Provinciale Caccia e Pesca di Salerno Dr. A. M. Russo, il Dr. F. Riga dell’ISPRA ed il Direttore del Parco Gallipoli Cognato Dr. M. Delorenzo.
Durante i lavori del tavolo tecnico, il Dr. E. Mallia veterinario dell’ente Parco Gallipoli Cognato, ha illustrato le attività condotte nel parco evidenziando come il successo riproduttivo ottenuto in area faunistica, rappresenti uno dei principali punti previsti nel Pano d’azione nazionale per la Lepre italica edito dallo stesso Ministero dell’ambiente, che prevede che tali soggetti vengano reintrodotti in areali dove la specie ormai si è estinta, auspicandone un successivo ritorno.
Tale iniziativa, già in programma nel territorio della Regione Basilicata attraverso un progetto di reintroduzione, prevede il rilascio di alcuni individui marcati in un’area protetta regionale.
Con finalità simili, è stato siglato questo importante accordo programmatico tra Enti, finalizzate appunto alla conservazione della specie secondo gli indirizzi riportati del piano d’azione adottato dal Ministero dell’Ambiente.
Questo accordo – evidenzia il direttore del Parco Gallipoli Cognato – Piccole Dolomiti Lucane Delorenzo – rappresenta un importante momento di collaborazione tra diversi enti implicati nella gestione faunistica, che unendo le forze ed adottando strategie comuni si impegnano concretamente in favore della conservazione e l’incremento della biodiversità”.
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