Parco Appennino Lucano, Rosa: la questione dei “guarda tubi”

Il consigliere regionale di Lb-Fdi: “Progetto Security dell’Ente Parco, ‘guardatori di tubi’, interrati. Altro sperpero di denaro pubblico”

&ldquo;La questione &lsquo;guardatori di tubi&rsquo; dell&rsquo;Ente Parco Nazionale Appennino Lucano Val d&rsquo;Agri Lagonegrese si fa molto interessante a seguito della risposta dell&rsquo;assessore Berlinguer alla nostra interrogazione. Noi avevamo chiesto, tra le altre cose, se il progetto &lsquo;Security&rsquo; realizzasse una reale attivit&agrave; di controllo e monitoraggio ambientale e se vi fossero gi&agrave; altri controlli sulle medesime condotte&rdquo;. A sottolinearlo il capogruppo regionale di Lb-Fdi, Gianni Rosa, che continua affermando: &ldquo;avevamo paventato che fosse solo una manovra per fare un p&ograve; di clientelismo. Non si comprendeva, infatti, come fossero stati effettuati controlli fino ad ora, n&eacute; come delle semplici &lsquo;ispezioni visive&rsquo; potessero effettivamente realizzare un controllo sulle condotte che trasportano materiale petrolifero&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La risposta: i controlli vengono effettuati dalla societ&agrave; proprietaria delle condotte, la Som, partecipata dall&rsquo;Eni, con alcuni strumenti che controllano anche la tenuta stagna dei tubi. Tubi che sono per la maggior parte interrati. Ecco il paradosso &ndash; dice Rosa – si spendono 3.500.000 euro per assumere persone che, senza esperienza, dovranno &lsquo;guardare tubi&rsquo; che si trovano sotto terra. L&rsquo;Assessore ci ha detto che non ha fatto una valutazione della &lsquo;congruit&agrave; delle attivit&agrave;&rsquo; oggetto del bando. Ma non &egrave; che ci voglia molto: se le condotte sono interrate, quale ispezione visiva si potr&agrave; mai fare? Ecco, l&rsquo;opera di clientelismo. La cosa non ci indignerebbe cos&igrave; tanto se non fosse che vengono utilizzati fondi finalizzati alle compensazioni ambientali&rdquo;.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;Assessore &ndash; continua Rosa – ha confermato tutti i nostri dubbi, scaricando la responsabilit&agrave; sull&rsquo;Ente Parco e sul suo controllore, il Ministero dell&rsquo;Ambiente. Ennesimo atto pilatesco del Governo regionale che non giova all&rsquo;ambiente ed alla sicurezza. Immobilismo &egrave; dire poco, si pu&ograve; parlare di totale disinteresse. Noi abbiamo rinnovato l&rsquo;invito all&rsquo;Assessore e al presidente Pittella &ndash; conclude Rosa – ad intervenire per bloccare un altro sperpero di denaro pubblico, anche in considerazione del fatto che la Regione Basilicata fa parte, di diritto, della Comunit&agrave; del Parco&rdquo;.<br /><br />

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