Panorama d'Italia: star musicali ed eccellenze creative

L’eccezionalità culturale di Matera che è diventata identità orgogliosa e si è fatta benessere; e di contro l’isolamento fisico, dovuto al gap infrastrutturale, che finalmente governo ed enti locali promettono di superare. C’è tutto questo tra gli aspetti interessanti e controversi affiorati in questi primi giorni di “Panorama d’Italia” a Matera. Dall’apertura al nuovo – manifestatasi anche con il tifo da stadio che ha accolto i ragazzi di “Braccialetti rossi”, piccoli divi acclamatissimi  o un’istituzione musicale come Gigi D’Alessio che ha saputo rinnovare il classico. Fino al culto per le eccellenze creative e imprenditoriali, sempre intrise di tradizione proiettata al futuro: da Casamatera al Consorzio del Pane, dal Conservatorio al biscottificio Di Leo, all’impresa La Carpia a tante altre realtà: è questa l’immagine di Matera che si è delineata tra giovedì e venerdì attraverso gli eventi di “Panorama d’Italia”.
“Matera vive una condizione di euforia nella proiezione verso il futuro del suo passato di miseria, che oggi è ragione di riscatto”, ha felicemente sintetizzato Vittorio Sgarbi su Panorama – applauditissimo nella sua lectio magistralis a Palazzo Lanfranchi giovedì sera – e “si è risparmiata un insensato sviluppo industriale e un’umiliante edilizia popolare. In mezzo secolo i luoghi di povertà e malattia, gli insalubri Sassi, sono diventati spazi privilegiati per soggiorni romantici, pittoreschi o d’avventura”.
Questo “unicum” architettonico, cultura e urbanistico è però mal collegato col mondo e – secondo le primissime richieste già recapitate dal neosindaco de Ruggiero al governo – prima che arrivi il 2019 va meglio collegato con il resto del Paese. Ma è appunto quel che ha promesso Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture, intervistato in Piazza Vittorio Veneto giovedì sera da Giorgio Mulè: prima del 2019 Matera sarà collegata a Bari, via ferrovia, in 50 minuti, anziché nei 90 attuali. Delrio ha raccontato che Renzi gli ha raccomandato Matera nel momento del suo insediamento al ministero delle Infrastrutture: "Serve chiarezza di obiettivi, e a Matera c’è”, ha sintetizzato Delrio: “Se il presidente della Regione Marcello Pittella, che ho incontrato oggi, anzichè presentarmi 5 opere come ha fatto me ne avesse sottoposte 200 perché pressato da tanti, sarebbe stato tutto più complicato".
La verità è che Matera potrà avere perché sta dando tanto: giovani entusiasti, fervore di iniziative, qualità dell’accoglienza e della creatività. Che si sono viste – fatte le debite proporzioni – anche nel tifo da stadio che giovedì sera ha accolto il cast di “Braccialetti Rossi”, ospite di Panorama d’Italia al Cinema Comunale: lo sbarco di Pio Luigi Piscicelli, Denise Tantucci, rispettivamente Toni e Nina nella serie cult "Braccialetti Rossi” di Raiuno e di Niccolò Agliardi autore e interprete delle musiche, alla tappa lucana di Panorama d’Italia ha scatenato un delirio. Intervistati da Piera Detassis, direttore di Ciak e di Gianni Poglio, giornalista di Panorama, ai due interpreti e al musicista, centinaia di bambini e adolescenti frementi, armati ovviamente di braccialetti rossi e del Diario di Braccialetti da autografare, premevano per entrare già due ore prima dell’inizio, in stile concerto rock.
Ancora musica e spettacolo subito dopo, e sempre al cinema, con Gigi D’Alessio, anche se il pubblico ha registrato un certo aumento dell’età media.  Il cantautore napoletano da venti milioni di dischi ha raccontato i suoi progetti (un concerto alla reggia di Caserta e quindi una tournè internazionale) e quindi ha sottolineato di essere "un uomo che canta e non un cantante che fa l’uomo". "Per conoscermi basta ascoltare le mie canzoni, parlano tutte di me”, ha raccontato l’artista: “Le scrivo da solo al pianoforte con penna e carta bianca. Non me le ricordo tutte, spesso ho bisogno del gobbo, i miei fan invece sono preparatissimi". Fa una prova con “Non dirgli mai”, la sua canzone sanremese, che viene subito intonata dal pubblico che gremisce il cinema comunale…
E non sono mancati gli spunti polemici sulla dittatura della Rete (“le visualizzazioni sul web sono belle, ma non ci fai la spesa”) e sulle radio (“Bisogna comporre le canzoni su misura per le radio. Col risultato che le spingono a palla e dopo sei mesi le giudicano vecchie").
E delle eccellenze materane – a vario titolo tutte gravitanti attorno ai valori culturali e tradizionali di una terra unica – si è parlato questa mattina, a lungo, a Palazzo Viceconte. Innanzitutto perché sono tutte incastonate appunto in un “unicum” architettonico, urbanistico e culturale, come sottolineato da Lorenzo Rota, presidente dell’Istituto nazionale di urbanistica Basilicata, al panel della tavola rotonda “Incontro di eccellenze”. Che per il futuro di Matera ha auspicato la permanenza in una dorata “via di mezzo” tra il passato degrado, ormai alle spalle, e il rischio possibile per il futuro, cioè l’industrializzazione spersonalizzante – il “modello Venezia”, col centro storico presidiato unicamente dai turisti. “Una sfida che coinvolge la Regione, per la necessità e opportunità di valorizzare il richiamo di Matera in tutta la Basilicata”.
E poi perché le manifestazioni della creatività, della laboriosità e dell’imprenditorialità materane stupiscono sem,pre per qualche aspetto diverso dall’ordinario. A riprova del fato che – come ha sottolineato Giorgio Mulè – “questo è un territorio ricettivo, pieno di energie positive che hanno voglia di raccontarsi”. A partire da Pietro Di Leo titolare dell’omonimo biscottificio, tra i primi dieci in Italia. Figlio di fornaio, è attento alla sua azienda che esporta in tutto il mondo, ma è anche un imprenditore di grande responsabilità sociale, molto impegnato nel rilancio della sua città: con un progetto nelle scuole (Racconta il buono di Matera), e soprattutto, una partecipazione attiva alla corsa della città dei Sassi verso il titolo a capitale europea 2019, anche con spot e biscotti dedicati, i "caveosi" dal nome di uno dei Sassi.
Un’altra eccellenza, nello stesso settore è il Consorzio di tutela del pane di Matera di Massimo Cifarelli, composto da 4 panificatori, un mugnaio e un gruppo di agricoltori. "Nasce dalla cultura dei Sassi che si è persa ai tempi della deportazione-evacuazione" ha spiegato. "A quei tempi il pane lo facevano le donne a mano con semola macinata di grano duro, unico per proteine e ferro, e lievito realizzato con cacca di mucca e cavallo o frutta fresca". Loro lo hanno ripristinato (naturalmente con la macerazione della frutta in acqua e la semola lucana). "Ne facciamo piccole quantità ma di grande qualità". Ma la Basilicata è ricca di imprese un po’ in tutti i settori. Ora le sta mettendo in rete Sviluppo Basilicata, società per azioni della regione. Patrizia Orofino ha raccontato come la rete CasaMatera aggrega e crea occasioni si sviluppo per le imprese, con vari distretti (da quello del mobile, alla moda all’agroindustriale) promossi, con i fondi europei, su piattaforme internazionali: dal Regno Unito, a Germania Russia, Stati Uniti.
Ovvio che se non ci fosse l’energia, niente di tutto ciò sarebbe realizzabile: Carmine Chieffo vendite area sud Enel Italia Energia ha spiegato che in Basilicata l'energia è da sempre un fattore di eccellenza con 9mila chilometri di linee di media e bassa tensione. A Matera poi, dai 30 minuti di interruzione annua del 2008, oggi si è passati a 20 minuti circa. Enel nel 2013 ha anche realizzato un protocollo di intesa con il Comune per l’installazione di colonnine per la ricarica di vetture elettriche (una è già nella piazza del Comune). E ha attivato un punto di contatto per le biciclette a pedalata assistita, che funzionano a batteria. Batterie che una volta esaurite devono essere smaltite. Ci pensa Nicola Montesano, amministratore unico Sogemont, azienda fornitrice del consorzio Cobat che gestisce un impianto per riciclo di apparecchiature elettriche ed elettroniche: "Ci occupiamo di tutto ciò che ha una batteria, dagli smartphone alle bici elettriche". Matera sta rispondendo bene, con materiale di qualità. E a settembre Sogemont darà vita a un progetto che coinvolgerà le scuole materane: "I ragazzi porteranno a scuola un oggetto elettronico che langue nel cassetto".
Nello stesso settore c’è anche Roberto La Carpia, il titolare dell’ omonima azienda, arrivata alla terza generazione:« Abbiamo sviluppato il recupero dei rifiuti, dalla carta al legno». Ora hanno investito 12 milioni di euro per lo sviluppo di un piano industriale nella Val Basento. E all’Expo stanno per presentare un prototipo che tratta rifiuti organici e produce combustibile. «Bisogna avere il coraggio di cambiare» è convinto, "perché qui, c’è gente che ha voglia di fare".
Dall’impenditoria alla creatività pura della musica, con
Piero Romano, direttore del conservatorio Duni, che con oltre mille iscritti e cento docenti ha appena festeggiato 50 anni di attività. Il segreto di tanto successo? "Le opportunità di formazione le trasformiamo in opportunità occupazionali".
E stasera si prosegue: con Malika Ayane, intervistata a Casa Cava da Gianni Poglio di Panorama, e con i quattro più celebri scrittori meridionali del momento – Pino Aprile, Maurizio De Giovanni, Mimmo Gangemi, Raffaele Nigro – a discutere sul modo di raccontare il Sud, e sul futuro stesso del Sud.
Sabato 20 giugno alle ore 10.30, infine, Marcello Pittella, governatore della Regione Basilicata, sarà protagonista del talk show di chiusura e risponderà alle domande dei cittadini nell’incontro “Presidente mi spieghi…” moderato dal direttore Mulè.

bas 02

    Condividi l'articolo su: