Per il capogruppo consiliare del Pdl “la Regione del centro sinistra ha perso un’occasione per dimostrare di voler tenere agli interessi dei cittadini e non a quelli della politica elettorale”
“Il Consiglio di Stato – dichiara Pagliuca – ha posto la parola fine su un contenzioso inutile proposto dalle Regioni Liguria e Veneto che, artatamente, hanno tentato di strumentalizzare una norma già chiara per recuperare fondi a danno dei lucani”.
“La ‘card benzina’ – sottolinea il consigliere – assume, in questi tempi di fortissimo disagio sociale, un significato quanto mai importante perché libera risorse direttamente nelle tasche dei cittadini e senza mediazione alcuna. La fila alle Poste sarà ben compensata se si pensa al numero di patenti mediamente presenti in ogni famiglia e se si considera che al netto del 2009 già consumato, sono disponibili i fondi del 2010 e del 2011 pari, complessivamente, a circa 300 euro per ‘card’.
A noi del Pdl, artefici attraverso l’impegno diretto dei parlamentari, questo risultato tangibile per i lucani appare straordinario e rende la questione petrolio più percepibile per tutti. Il dispiacere è quello di dover registrare come, ancora una volta, la Regione del centro sinistra abbia perso un’occasione per dimostrare di voler tenere agli interessi dei cittadini e non a quelli della politica elettorale”.
“Se non si fosse costituito il Ministero dello Sviluppo Economico a difesa del provvedimento – afferma Pagliuca – i lucani avrebbero potuto dire addio a questo benefit perché la Regione Basilicata non ha ritenuto di dover fare altrettanto per difendere nelle sedi giudiziarie la legge sul Bonus Carburanti. Il copione è lo stesso che abbiamo denunciato in Aula in merito alla Provincia di Matera e che si è consumato sul Tribunale di Melfi, quello – conclude il consigliere – di una Regione rinunciataria alla difesa dei propri interessi”.