Il capogruppo di “Io Amo la Lucania” in Consiglio regionale rivolge al direttore Leporace una serie di considerazioni dopo i giudizi pubblicati ieri sul quotidiano

In una nota inviata oggi alla stampa, il capogruppo di “Io Amo la Lucania” in Consiglio regionale, Alfonso Ernesto Navazio, commenta l’iniziativa editoriale del “Quotidiano della Basilicata”, che ieri ha pubblicato alcune “pagelle” sui politici lucani. “Sono fiero del mio decennale mandato sindacale – afferma tra l’altro l’esponente politico – unico fra i candidati sindaci che, al secondo mandato, hanno visto incrementare la loro percentuale di consenso (al 67%); fiero di essere stato un amministratore di una città che nel decennio 2000-2010 ha cambiato volto sia dal punto di vista fisico che prestazionale diventando punto di riferimento della politica territoriale e per alcuni versi anche di quella regionale. Fiero di essere stato nominato (senza tessera del Pdl, ma solo a capo di una coalizione di centro-destra: liste civiche+UDC+Forza Italia), da De Filippo e Folino in una logica di rupture di sarkosiana memoria, commissario straordinario del Consorzio ASI (con un lusinghiero risultato di gestione). Fiero di essere non un novello Catone (come qualcuno, quello sì, in cerca di gloria pensa di additarmi), ma semplicemente me stesso. La mia libertà non è negoziabile, a costo di apparire ingenuo o smemorato”.