Padri Trinitari, Romaniello: verificare rispetto norme

Il consigliere del Gm chiede “un sistema di verifica e controllo da parte del pubblico capace di monitorare l’andamento dell’assistenza attraverso un nuovo modello imperniato sul coinvolgimento delle famiglie e delle loro associazioni”

&ldquo;Dalla lettura dei giornali emerge un quadro inquietante della condizione dei ricoverati nella struttura di Venosa. E&rsquo; intollerabile quanto accaduto in una struttura convenzionata con la Regione che tanti in passato si erano affrettati a dichiarare essere all&rsquo;avanguardia nel trattamento e cura delle persone con disabilit&agrave;&rdquo;. E&rsquo; quanto sostiene il consigliere regionale del Gruppo misto Giannino Romaniello.<br /><br />&ldquo;Quest&rsquo;episodio &ndash; aggiunge – conferma che non ci si pu&ograve; fidare dell&rsquo;apparenza e c&rsquo;&egrave; bisogno di un sistema di verifica e controllo da parte del pubblico capace, presso tutte le strutture convenzionate, di monitorare periodicamente l&rsquo;andamento dell&rsquo;assistenza attraverso un nuovo modello imperniato sul coinvolgimento delle famiglie e delle loro associazioni. Troppo spesso ci si &egrave; affidati a semplici rapporti burocratici solo con i rappresentanti legali delle strutture convenzionate effettuando solo verifica della documentazione cartacea. Non c&rsquo;&egrave; dubbio che la responsabilit&agrave; di quanto accaduto &egrave; in capo in primo luogo a chi questi indegni atti ha commesso, ma &egrave; altrettanto vero che &egrave; la struttura nella sua interezza ed in primo luogo chi aveva la responsabilit&agrave; di direzione e non ha assolto ai suoi compiti, anzi in questo caso stando all&rsquo;indagine pare abbia coperto quanto accaduto&rdquo;.<br /><br />&ldquo;In questo momento ci sentiamo vicini ai familiari degli assistiti &ndash; conclude Romaniello – e riteniamo che la Regione debba effettuare le verifiche sul rispetto delle norme sull&rsquo;accreditamento e chiedere che la struttura, al fine di garantire l&rsquo;assistenza, sia gestita quindi da una figura terza con un alto profilo professionale in campo sanitario al fine di rassicurare i parenti dei ricoverati e dare la giusta e adeguata assistenza agli stessi&rdquo;.<br />

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