Nell’ambito del modello organizzativo del WCM che si propone di ridurre i costi e aumentare l’efficienza, la FIAT SATA vorrebbe utilizzare questa nuova metodologia “ErgoUas” per la definizione dei tempi e dei ritmi di una postazione di lavoro.
La FIAT SATA – si legge in una nota diffusa dall’Osservatorio sull’industria metalmeccanica della Fiom Cgil – giustifica le sue richieste di modifiche dell’organizzazione del lavoro, in particolare quelle sulla riduzione delle pause, facendo perno sui miglioramenti ergonomici ottenuti attraverso la progettazione delle postazioni di lavoro con la metodologia Ergo-Uas
L’Ergo-Uas – sottolinea la Fiom – è un sistema che definisce invece il “tempo di riposo” all’interno di un singolo ciclo di lavoro, e di conseguenza il livello di “saturazione” dell’attività del lavoratore, attraverso l’integrazione di una specifica metodologia di “metrica” del lavoro (Uas) con una checklist per l’analisi dei fattori di rischio ergonomici (EWAS) ( sistema non riconosciuto in ambienti scientifici internazionali).
Con il nuovo sistema Ergo-Uas la FIAT propone una razionalizzazione delle operazioni delle singole fasi lavorative che comporta un aumento dei ritmi produttivi.
Gli effetti negativi di Ergo-Uas sulle condizioni di lavoro – conclude la nota dell’Osservatorio Fiom – possono derivare prevalentemente da due fattori: la modalità di utilizzo della metodologia, un’analisi effettuata senza il contributo dei lavoratori e dei delegati può dare dei risultati che non corrispondono alla realtà lavorativa; Ergo-Uas definisce i tempi e i ritmi di lavoro tenendo conto solo di alcuni movimenti per l’esecuzione della prestazione e non della fatica dovuta.
BAS 05