Ospedale San Carlo, interrogazione di Leggieri

Il capogruppo di M5s chiede a Pittella e Franconi “se hanno appurato l’eventuale abbassamento dei livelli di sicurezza, come si pensa di organizzare oggi l’emergenza urgenza a seguito delle ultime disposizioni di servizio della dirigenza”

&ldquo;Non si fa in tempo a parlare di buona sanit&agrave; in Basilicata che subito arrivano smentite di fatto provenienti dai vari enti del Sistema sanitario regionale. A partire dal Crob di Rionero, passando da Asp e Asm e finendo con l&rsquo;Azienda ospedaliera del San Carlo di Potenza, dove medici-anestesisti e infermieri hanno attivato lo stato di agitazione sindacale oltre a chiedere la procedura di raffreddamento e conciliazione&rdquo;.<br /><br />E&rsquo; quanto sostiene il capogruppo del M5s Gianni Leggieri per il quale &ldquo;a far scattare la scintilla della protesta, questa volta, sono state le strane disposizioni &lsquo;verbali&rsquo; del direttore ad interim del primo servizio di anestesia e rianimazione del San Carlo di Potenza, Libero Mileti, secondo le quali, da met&agrave; giugno 2017, la &lsquo;guardia dea&rsquo;, cio&egrave; la guardia per l&rsquo;emergenza-urgenza, insieme alla guardia infermieristica per l&rsquo;urgenza chirurgica, devono essere utilizzate a favore di una sala operatoria di elezione in aggiunta alle sale operatorie programmate. Risultato: solo due infermieri per sala&rdquo;.<br /><br />&ldquo;A detta di Mileti &ndash; continua – a giustificare tale iniziativa, vi sarebbe una carenza di personale anestesiologico e infermieristico e che con tale disposizione si avrebbe un risparmio economico rilevante nel bilancio dell&rsquo;A.o.r. San Carlo. Ovviamente non sono mancate critiche dal personale interessato, il quale ha affermato in primis che in una Azienda sanitaria, soprattutto dove esiste un dea di secondo livello come il San Carlo, non si pu&ograve; favorire &lsquo;l&rsquo;elezione&rsquo; a discapito dell&rsquo;urgenza e non si pu&ograve; privilegiare la quantit&agrave; alla quantit&agrave;&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Inoltre &ndash; dice Leggieri – il risparmio paventato, non sembrerebbe tanto concreto dato che ci si esporrebbe inesorabilmente al rischio di errori dovuti alla dilazione dei tempi chirurgici a scapito della sicurezza dei degenti. Una situazione gi&agrave; critica prima delle disposizioni di Mileti a causa proprio della perenne carenza di personale. Situazione che, tra l&rsquo;altro, sar&agrave; ancor pi&ugrave; aggravata con l&rsquo;arrivo della stagione estiva caratterizzata da un maggior numero di interventi e dalla partenza del personale per le dovute ferie. Inoltre, i risparmi di cui parlano il direttore di reparto Mileti e il direttore generale Maglietta sono soltanto presunti e non tengono conto che un abbassamento dei livelli della qualit&agrave; degli interventi, potrebbe inesorabilmente provocare un aumento del fenomeno della migrazione sanitaria, con ingenti danni per le casse dell&rsquo;Azienda ospedaliera di Potenza&rdquo;.<br /><br />&ldquo;In conclusione &ndash; aggiunge – tali disposizioni di servizio hanno mostrato fortissime criticit&agrave;, prima tra tutte il pericolosissimo abbassamento della soglia minima di sicurezza per i pazienti che saranno sottoposti a procedure di chirurgia in sale operatorie con la presenza di soltanto due infermieri. Situazione che mi ha spinto a presentare un&rsquo;interrogazione al presidente Pittella, nonch&eacute; all&rsquo;assessore alla sanit&agrave; Flavia Franconi, se sono a conoscenza di tale situazione, se hanno appurato l&rsquo;eventuale abbassamento dei livelli di sicurezza, come si pensa di organizzare oggi l&rsquo;emergenza urgenza a seguito delle ultime disposizioni di servizio della dirigenza, se intendono valutare personalmente quanto denunciato attraverso una visita ispettiva presso l&rsquo;A.o.r. San Carlo di Potenza&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Aspettiamo risposte concrete e in breve tempo &ndash; conclude – con la salute dei cittadini non si pu&ograve; scherzare e non si pu&ograve; aspettare&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

    Condividi l'articolo su: