Presentati dal capogruppo Udc una serie di emendamenti approvati in Consiglio regionale riguardanti, tra l’altro, la pianificazione sanitaria, i beni dismessi delle Aziende sanitarie, i collegamenti con l’insediamento industriale di S. Nicola di Melfi
Pianificazione sanitaria<br /><br />Ad unanimità di consensi (voto favorevole dei consiglieri Benedetto-Cd; Bradascio-Pp; Galante-Ri; Cifarelli, Giuzio, Pittella,Polese, Robortella, Santarsiero-Pd; Leggieri-M5s; Napoli-Pdl-Fi; Pace, Romaniello-Gm; Pietrantuono-Psi; Rosa-Lb-Fdi) è stato approvato un odg, a firma del consigliere Mollica (Udc), con il quale si impegnano il Presidente e la Giunta regionale affinché: “Ricerchino soluzioni, da inserire nella prossima programmazione regionale, al fine di livellare la sostanziale differenza di costi e rendendo compatibile i costi di produzione con le risorse assegnate; di eliminare vecchie metodologie organizzative e sviluppando energie interne al sistema, anche sondando vie innovative, quale quella della sperimentazione gestionale pubblico-privato, come avviene da tempo in altre regioni e come previsto dal Decreto legislativo 502/92 articolo 9 bis e dalla legge n.405/2001”. Questo alla luce della considerazione che “la pianificazione sanitaria si pone quale obiettivo primario di conciliare l’impiego di risorse, sulla base dei fabbisogni sempre più crescenti, con i costi sanitari per garantire ai cittadini il massimo possibile in termini di qualità, appropriatezza, efficienza e parità di diritti”. Nel documento si esplicita, altresì, che “dai dati rilevati si riscontra un sensibile aumento delle patologie legate all’insufficienza renale cronica con ricorso al trattamento dialitico e dall’analisi dei costi resa nota dal Nomenclatore tariffario regionale e dall’Azienda ospedaliera si evince un notevole discostamento tra il costo medio di un singolo trattamento dialitico effettuato in una struttura pubblica (circa 900 euro) rispetto a quello effettuato in una struttura privata(circa 200 euro). Il costo totale annuo – si legge ancora nel documento – su circa 57.600 trattamenti erogati, graverebbe sul bilancio regionale per circa 52.000.000,00 (cinquantaduemilioni) qualora siano rese da strutture pubbliche e per circa 11.000.000,00 (undicimilioni) per quelle eventualmente rese da strutture private. Tale sostanziale differenza di costi – si sottolinea – in un momento di spending review e di riorganizzazione del sistema sanitario, non è giustificabile”.<br /><br />Beni dismessi Aziende sanitarie<br /><br />Approvato all’unanimità (voti favorevoli dei consiglieri Benedetto-Cd; Bradascio-Pp; Galante-Ri; Cifarelli, Giuzio, Lacorazza, Pittella, Polese, Robortella, Santarsiero, Spada-Pd; Leggieri, Perrino-M5s; Pietrantuono-Psi;) un odg, primo firmatario il consigliere consiglieri Mollica (Udc), e cofirmatario il consigliere Pace (Gm), sui beni dismessi dalle aziende sanitarie. Con il documento si impegnano il Presidente e la Giunta regionale affinché: “Entro 60 giorni, al fine di realizzare l’incontro tra la domanda di beni dismessi da parte di soggetti richiedenti e la disponibilità degli stessi da parte della Aziende sanitarie, provveda a emanare direttive ai direttori generali delle Aziende sanitarie e dell’Azienda ospedaliera S.Carlo affinché predispongano l’elenco dei beni dismesso o in fase di dismissione, ma ancora funzionanti, da destinare a scopi umanitari”. Nel dispositivo si fa presente che: “Nell’approvando bilancio sono previsti una serie di finanziamenti alle Aziende sanitarie per consentire alle stesse l’acquisto di apparecchiature sanitarie e che pertanto si avranno dismissioni di apparecchiature sanitarie che, unitamente a quelle già in fase di dismissione, potranno essere destinate a progetti solidali. Si precisa, altresì, che la Regione Basilicata già in precedenza ha finanziato dei progetti per consentire la nascita o la crescita di strutture ospedaliere, attraverso fondazioni o associazioni non governative operanti in contesti di povertà e che potranno essere implementati con la donazione delle apparecchiature mediche, questione questa, già oggetto di richiesta da parte di alcuni soggetti e già avviata con alcuni presidi ospedalieri”.<br /><br />Collegamenti con S. Nicola di Melfi<br /><br />“L’annunciato incremento della produttività dello stabilimento Sata di S. Nicola di Melfi – si legge nel documento a firma del consigliere Mollica – ed il probabile aumento dei turni di lavoro settimanali degli operai, rispetto alle previsioni contenute e disciplinate dai contratti di esercizio del Trasporto Pubblico Locale (TPL) delle Province di Potenza e Matera, potrebbe determinare, già a partire dalle prossime settimane, la necessità di corse bus aggiuntive verso l’insediamento produttivo”.<br /><br />Per tale esigenza, si impegna la Giunta “qualora dovessero manifestarsi tali condizioni, a ricercare ulteriori risorse finanziarie da assegnare alle due Province per integrare la rete dei collegamenti verso l’area industriale di S. Nicola di melfi e soddisfare in tal modo il bisogno di migliaia di operai”. Il documento, a firma del consigliere Mollica, è stato approvato all’unanimità con il consenso dei consiglieri Benedetto (Cd), Bradascio (Pp), Galante (Ri), Cifarelli, Giuzio, Lacorazza, Pittella, Polese, Robortella, Santarsiero e Spada (Pd), Leggieri (M5s), Pace e Romaniello (Gm), Pietrantuono (Psi).<br /><br /><br /><br /><br /><br />