“Quanti altri municipi dobbiamo attendere che vengano occupati, dopo quello di San Chirico Raparo, per intervenire? “. E’ l’interrogativo del segretario provinciale di Potenza della DC Vito Fuccella che ha riferito che sta crescendo lo stato di disagio delle migliaia di famiglie della provincia di Potenza escluse dal Programma Regionale di contrasto alle condizioni di povertà e di esclusione sociale. Iniziative di protesta – evidenzia – ci sono segnalate anche nei paesi del Marmo-Platano come delle aree più svantaggiate del Potentino.
Secondo il segretario della DC “l’obiettivo delle istituzioni regionale, provinciale e comunali come della politica deve essere principalmente quello di individuare i canali finanziari regionali e comunitari, attraverso un’operazione di taglio rigoroso di spese sicuramente meno rilevanti, per consentire l’erogazione del contributo, sia pure assai modesto, almeno alle 1.429 famiglie che hanno dichiarato per l’anno fiscale 2008 redditi pari a zero e che sono presenti nella graduatoria generale dei poveri ma non ammesse al finanziamento per carenza di fondi. Nei giorni scorsi nel lanciare la campagna “meno costi della politica = meno tasse” la Uil ha riferito che le spese di funzionamento di Giunte e Consigli della Regione Basilicata, delle due Province e dei due Comuni capoluogo ammontano complessivamente a oltre 32,2 milioni di euro a cui aggiungere le spese per incarichi e consulenze conferiti dalla Pubblica Amministrazione in Basilicata per altri 11,5 milioni di euro. Quanto agli incarichi e consulenze in P.A. della Basilicata, sono 2.530 per un impegno di spesa di 24,8 milioni di euro di cui effettivamente speso meno della metà, 11,5 milioni di euro. Tagliare dunque i costi della politica – aggiunge Fuccella – è sicuramente una strada da seguire”.

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