Occupazione giovanile, Napoli: “dati preoccupanti”

Il consigliere regionale del Pdl nel commentare il rapporto “Data Giovani” che evidenzia un tasso di disoccupazione al 42 per cento sottolinea come “le politiche giovanili continuano a non occupare posti di rilievo nell’agenda della politica lucana”

“Continuano ad essere preoccupanti i dati riferiti all’occupazione giovanile in Basilicata. Così come non c’è analisi che riesca a far intravedere un barlume di speranza per i giovani lucani”. Ad affermarlo il consigliere regionale del Pdl, Michele Napoli evidenziando che “il rapporto Data Giovani è disastroso per quanto ci riguarda. Il tasso di disoccupazione che nel 2010 era attestato al 13 giunge al 42 per cento se si guarda alla fascia di età 15 – 24 anni”.

“Tutto ciò – aggiunge – a dimostrazione del fatto che nessuna azione rilevante di sostegno all’impiego è stata messa in campo dalla Regione Basilicata. Quel che è peggio è che di fronte a questi dati nulla si muove e le attenzioni del governo regionale continuano a non cadere nella direzione che va verso l’incentivazione e la creazione di nuovi posti di lavoro. Nello speciale rapporto cui facciamo riferimento è facile notare l’incoerenza della politica rispetto alla realtà dei fatti. Un esecutivo che conosce i veri problemi della realtà e che è chiamato a governare non può presentare un bilancio di previsione come quello del 2011 dove la spesa totale per occupazione e lavoro è di poco meno di 19 milioni di euro. Una cifra irrisoria rispetto ad un contesto sociale composto da tante famiglie senza reddito o, comunque, con un reddito insufficiente per la sopravvivenza. L’importo stanziato ci vede posizionati al quindicesimo posto sulle venti regioni italiane a fronte di una disoccupazione dilagante che pone la nostra regione all’ultimo posto per quella giovanile e al quint’ultimo in senso generale”.

“Dati sconcertanti, insomma – commenta Napoli – non in linea con la coerenza che la semplice matematica impone. Le politiche giovanili continuano a non occupare posti di rilievo nell’agenda della politica lucana. Le poche iniziative messe in atto sono risultate fallimentari, il nostro sguardo passa dai progetti Gel e finisce all’ultima iniziativa denominata “Reddito Ponte”. Veri e propri palliativi per un malato in fin di vita che consentono di affermare che ci sia troppa superficialità nell'affrontare questioni serie. Tante infatti le promesse non mantenute, con i giovani che, nel migliore dei casi, finiscono per essere impegnati in attività che alla fine si traducono in nulla. Di qui l’emigrazione giovanile, la ricerca di fortuna verso altri lidi. Alla fuga delle eccellenze si aggiunge poi quella della forza lavoro intesa nel senso più ampio del termine. Una piaga per la nostra regione. Una grande umiliazione per tutti i genitori che hanno profuso sacrifici per vedere realizzate le aspettative di figli che oggi guardano con sfiducia al futuro”.

“Un fallimento totale della politica di maggioranza del quale – conclude l’esponente del Pdl – il popolo lucano non può che prenderne atto e arrivare alle giuste conclusioni a tempo debito”.

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