Nuovo Cda Fal, Mollica: modalità e risultato discutibili

“Registrato il protagonismo solo del presidente della Regione Puglia e del ministro alle Infrastrutture, come se le istituzioni regionali di Basilicata non avessero titolarità per sedersi ai tavoli e partecipare alla scelta dei vertici delle Fal”

&ldquo;Apprendo dalla stampa, cosa alquanto singolare per un consigliere regionale, dell&rsquo;avvenuta nomina del nuovo consiglio di amministrazione delle Ferrovie Appulo Lucane (Fal) con modalit&agrave; e risultato molto discutibili, in ogni caso formulo al presidente incaricato Rosario Almiento ed all&rsquo;intero Cda i miei auguri di buon lavoro&rdquo;.<br /><br />E&rsquo; quanto dichiara il consigliere regionale Francesco Mollica, che parla di &ldquo;una vicenda vissuta tutta attraverso la stampa, che ha registrato il protagonismo solo del presidente della Regione Puglia Emiliano e del ministro alle Infrastrutture Toninelli, come se le istituzioni regionali di Basilicata non avessero titolarit&agrave; per sedersi ai tavoli e partecipare alla scelta dei vertici delle Fal. Eppure- afferma Mollica &ndash; la Basilicata risulterebbe, secondo una vecchia divisione del Ministero del Tesoro, proprietaria del 55 per cento delle infrastrutture utilizzate. Si registra, dunque, una marginalit&agrave; del ruolo della Regione Basilicata, e allora viene spontaneo chiedersi: esclusione o auto-esclusione? Aveva titolo a sedersi al tavolo, la Basilicata, anche a fronte di una superficialit&agrave; del ministro Toninelli che ha bypassato il rapporto di leale collaborazione con le Regioni, ed in virt&ugrave; di una debole protesta che non &egrave; stata manifestata adeguatamente, se non dalla Puglia&rdquo;.<br /><br />&ldquo;E&rsquo; noto a tutti – afferma ancora Mollica – che da ben 10 anni il vertice Fal &egrave; stato pugliese , circostanza che avrebbe dovuto far propendere per una pretesa di alternanza, questa volta, a favore della Basilicata che, al pari della Puglia ha destinato proprie ingenti risorse agli investimenti per l&rsquo;ammodernamento degli obsoleti servizi Fal: impianti di sicurezza per il traffico ferroviario, emettitrici di biglietti, rinnovato armamento e nuovi treni e autobus. Tutte opere che denotano una propriet&agrave; regionale delle infrastrutture e che per logica richiederebbe una concertazione tra Governo e Regioni interessate e non, come avvenuto nomine calate dall&rsquo;alto &lsquo;non negoziabili&rsquo; per veto espresso dal Governo nazionale, favorendo la Puglia&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Poi, La nomina nel Cda , in quota lucana, di Angela Tantulli, rimane un mistero: la sua candidatura &egrave; stata proposta dal Governo regionale lucano o &egrave; frutto di logiche spartitorie, alla cui tentazione stanno cedendo anche i non pi&ugrave;, a quanto pare, verginei pentastellati? Se cos&igrave; fosse &ndash; continua Mollica – la Regione Basilicata avrebbe acconsentito, ancora una volta, con ingiustificabile arrendevolezza, all&rsquo;ennesima prevaricazione della Puglia a scapito di un proprio, legittimo e dovuto protagonismo gestionale e decisionale. E se tutto questo fosse l&rsquo;ennesimo tassello di un progetto silente, in itinere a nostra insaputa, di accorpamento e smembramento del nostro territorio a quelli limitrofi, cos&igrave; come prevede il disegno di macroregioni, ultimamente ribadito dall&rsquo;on. Pittella? Un dubbio che conduce a riflessioni sconcertanti, e se confermato si tradurrebbe in una delusione nei confronti di chi avrebbe dovuto tutelare , in quanto rappresentante di una comunit&agrave; , gli interessi e l&rsquo;integrit&agrave; di una terra che sembra si voglia volutamente destinare ad una lenta e graduale agonia&rdquo;.<br /><br />A parere di Mollica &ldquo;non ci dobbiamo, allora, meravigliare che la comunit&agrave; lucana sia addirittura inferocita perch&eacute; non intravede prospettive. Ed allora bisognerebbe, a maggior ragione in vista delle prossime consultazioni elettorali, ristabilire un rapporto di collaborazione e confronto con le altre componenti politiche della maggioranza, che pur avrebbero gi&agrave; potuto, se coinvolte, consigliare scelte diverse per individuare azioni e programmi, nonch&eacute; persone capaci, che possano condurre ad un riscatto rispetto ad un passato amministrativo deludente e ritornare a rappresentare l&rsquo;anima della nostra gente. Una volont&agrave; che se non espressa e perseguita costringer&agrave; a valutare ed aprirsi ad altre proposte che possono significare un&rsquo;opportunit&agrave; di rivalsa per la nostra comunit&agrave;&rdquo;.&nbsp;

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