Nuova area protezione civile a Tito, sì da III Ccp

Approvato anche il bilancio di previsione 2012 e pluriennale 2012-2014 dell’Alsia (Agenzia lucana di sviluppo e innovazione in agricoltura)

La terza Commissione permanente del Consiglio regionale (Attività produttive, Territorio), che si è riunita in mattinata, ha espresso parere favorevole a maggioranza sulla delibera di Giunta relativa alla individuazione di una nuova area con finalità di protezione civile nel Comune di Tito. Favorevoli al provvedimento il presidente della Commissione Romaniello (Sel) e i consiglieri Scaglione (Pu), Gaudiano (Gruppo Misto), Straziuso (Pd), Singetta (Api), Benedetto (Idv), Falotico e Mollica (Mpa) e Navazio (Ial); astenuto il consigliere Castelluccio (Pdl). Precedentemente, sull’argomento sono stati auditi il sindaco di Tito, Pasquale Scavone e il dirigente dell’ufficio Protezione Civile, Giovanni De Costanzo. Scavone ha sottolineato che la modifica dell’area destinata al Com (Centro operativo misto) è stata condivisa dal Consorzio Asi e dalla Regione Basilicata. De Costanzo ha spiegato che la nuova area individuata è, comunque, di proprietà del comune di Tito e che la stessa ha le caratteristiche idonee per le finalità di protezione civile. Il sindaco di Tito ha, poi, posto l’attenzione sugli interventi di bonifica dell’area Asi che “al momento – ha detto – sono in stend by”. La Commissione consiliare, consapevole della rilevanza della questione, ha deciso di audire in merito l’assessore all’Ambiente.

L’organismo consiliare ha, successivamente, approvato all’unanimità il bilancio di previsione 2012 e quello pluriennale 2012-2014 dell’Alsia (Agenzia lucana di sviluppo e innovazione in agricoltura).

La Commissione ha, inoltre, avviato l’esame della pdl, d’iniziativa del consigliere regionale del Pd, Erminio Restaino, con la quale si propone di modificare la disciplina dei “programmi di investimento sul territorio regionale finalizzati alla realizzazione di iniziative produttive sostitutive di insediamenti industriali inattivi”. “La legge 28 del 2007 – ha precisato Restaino – disciplina genericamente le incentivazioni, non prevedendo in maniera prescrittiva la puntuale finalizzazione di tali misure al recupero dei livelli occupazionali. Il progetto legislativo mira a vincolare la destinazione degli incentivi alla tutela occupazionale, eliminando l’obbligo per l’imprenditore dell’acquisizione dei siti dimessi”. La Commissione, dopo aver acquisito un emendamento proposto dal consigliere Romaniello, ha deciso di approfondire la questione chiedendo l’audizione dell’assessore al dipartimento Attività Produttive.

Rinviata alla prossima riunione utile l’esame del disegno di legge che prevede modifiche alle leggi regionali in materia di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e di urbanistica (LL.RR. nn.25/2009, 23/99, 37/96, 23/79).

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