Il presidente di Io Amo la Lucania: “Si tratta di un modifica storica del codice dell’amministrazione digitale. Finalmente si riconosce la necessità di tenere in considerazione anche l’impatto che il software ha sulla nostra società”
“Lanciare la sfida di ammodernamento dell’amministrazione regionale, ampliare le possibilità di conoscenza e partecipazione oltre che rompere gli indugi” è l’obiettivo che si propone la proposta di legge “Norme in materia di adozione del software libero ed open source” presentata nei giorni scorsi dal consigliere regionale Alfonso Ernesto Navazio, insieme ai colleghi dell’Intergruppo di consultazione, Falotico e Mollica. Un argomento che arriva dopo l’approvazione del cosiddetto Decreto Sviluppo, un emendamento riproposto sull'utilizzo dell'Open Source nella pubblica amministrazione, entrato a far parte della legge di conversione (Legge 134/2012), in modo da modificare radicalmente il primo comma dell'articolo 68 del codice di amministrazione digitale.
“Si tratta di un modifica storica del codice dell’amministrazione digitale – precisa l’esponente di Io Amo la Lucania. Finalmente si riconosce nel nostro ordinamento la necessità per le amministrazioni pubbliche di tenere in considerazione non solo l’ economicità ma anche l’impatto che il software stesso ha sulla nostra società”. “L’adozione di software – continua Navazio – ha ricadute profonde sulla maggiore libertà dello scambio dei contenuti immateriali, sulla libera circolazione della conoscenza, del know-how e delle informazioni”.
La proposta di legge si compone di dieci articoli. L’articolo 1 esplicita la dichiarazione di principio riguardante il pluralismo informatico, attraverso la diffusione e l’utilizzazione del software libero, garantendo l’accesso e la libertà di scelta nella realizzazione di piattaforme informatiche. Con l’articolo 2 si definisce il ruolo di promozione della Regione Basilicata. L’articolo 3 precisa i termini utilizzati nella proposta declinandone una definizione. L’articolo 4 contiene la dichiarazione di conformità al principio di neutralità tecnologica. Gli articoli 5 e 6 individuano le azioni che la Giunta Regionale e l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale devono adottare. Nell’art.7 viene esplicitata la necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica con campagne di comunicazione e informazione. E pertanto, nell’ambito del Piano Editoriale che la Giunta regionale adotta ogni anno, possono trovare spazio le campagne di comunicazione e quindi di promozione della proposta, creando valore aggiunto. L’articolo 8 rimanda alla procedura valutativa degli effetti della proposta. L’articolo 9 detta l’invarianza finanziaria della proposta, in quanto gli oneri derivati dalla sua applicazione rientrano nella complessiva spesa per servizi sostenuta dalla regione Basilicata. Infine l’articolo 10 dichiara l’urgenza e l’entrata in vigore della proposta.
“In sintesi – conclude il presidente di Io amo la Lucania – la proposta di legge per l’adozione del Software libero ed Open Source, vuole arricchire la stagione dei beni comuni riconoscendo l’universalità dell’accesso ai saperi e alla conoscenza; favorire il pluralismo informatico e andare così a colmare una lacuna per la Regione Basilicata”.