Norme fonti rinnovabili, il Consiglio approva modifiche

Previste nuove aree e siti non idonei all’installazione di fonti rinnovabili. Disciplinate inoltre le prescrizioni per il corretto inserimento nel paesaggio degli impianti fino a 60 Kw (minieolico)

&ldquo;Assicurare la tutela dei beni paesaggistici presenti nel territorio regionale, nonch&eacute; conciliare le politiche di tutela dell&rsquo;ambiente e del paesaggio con quelle di sviluppo e valorizzazione delle energie rinnovabili&rdquo;: &egrave; lo scopo delle modifiche approvate oggi dal Consiglio regionale a maggioranza (con 15 voti favorevoli di Pd, Pp, M5s, Udc, Gm, Psi e 1 astensione del Pdl-Fi) ad alcune norme della legge regionale n. 8/2012 (&ldquo;Disposizioni in materia di produzione di energia da fonti rinnovabili&rdquo;) e della legge regionale n. 54/2015 (&ldquo;Recepimento dei criteri per il corretto inserimento nel paesaggio e sul territorio degli impianti da fonti di energia rinnovabili ai sensi del Dm. 10.09.2010&rdquo;).<br /><br />Previste nuove aree e siti noi idonei all&rsquo;installazione di fonti rinnovabili, che si aggiungono a quelli gi&agrave; previsti dalla legge regionale n. 54/2015. Integrati anche i criteri concernenti il corretto inserimento nel paesaggio e sul territorio degli impianti da fonti di energia rinnovabili da 0 ad 1 Mw. Quanto alle procedure autorizzative, si &egrave; deciso di restringere l&rsquo;utilizzo della procedura abilitativa semplificata (Pas) agli impianti fino a 200 Kw. Inoltre, sono stati definiti i limiti all&rsquo;utilizzo della Pas, sia per gli impianti fotovoltaici che per quelli eolici. Disciplinate, altres&igrave;, le prescrizioni in merito agli impianti con potenza minore ai limiti stabiliti dalla tabella A dell&rsquo;articolo 12 comma 5 del Decreto legislativo 387/2003 (60 Kw, minieolico). Le nuove norme (emendamento Romaniello, Perrino, Leggieri, modificato su proposta dell&rsquo;assessore Pietrantuono) &ldquo;si applicano a tutti i procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della presente legge&rdquo;.<br /><br />Nel dibattito, aperto dal presidente della terza Commissione Robortella (Pd), che ha illustrato il provvedimento, sono intervenuti i consiglieri Perrino e Leggieri (M5s), Romaniello e Pace (Gm), Santarsiero, Giuzio e Lacorazza (Pd), Bradascio (Pp), Napoli (Pdl-Fi) e l&rsquo;assessore all&rsquo;Ambiente ed Energia Pietrantuono.<br /><br />Approvato all&rsquo;unanimit&agrave; un ordine del giorno collegato al disegno di legge, proposto da Santarsiero e Giuzio (Pd), che impegna la Giunta a sollecitare i Comuni perch&eacute; verifichino il rispetto di una norma (art. 6, comma 3, legge regionale n. 8/2012, che non consente la procedura semplificata in presenza di impianti minieolici che fanno capo ad un unico centro decisionale), e &ldquo;ad avviare ogni azione possibile per invitare i Comuni a predisporre entro 30 giorni dall&rsquo;approvazione del disegno di legge, per il proprio territorio di competenza, l&rsquo;individuazione di ulteriori aree e siti da attenzionare per il corretto inserimento nel paesaggio e sul territorio delle tipologie di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili&rdquo;.<br />

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