Per il consigliere di Fi il passaggio di testimone dal tecnico al politico innesca nuove aspettative. “Necessaria, però, la collaborazione con tutti i soggetti della filiera agro-alimentare
La nomina di Braia può rappresentare, almeno sul piano del metodo di governo del complesso comparto agricolo, una novità a condizione che si rafforzi l’ascolto e la collaborazione con i territori, gli agricoltori-produttori, le organizzazioni imprenditoriali, tutti i soggetti della filiera agro-alimentare”. Lo afferma il consigliere regionale di Fi, Paolo Castelluccio, facendo notare che: “Il passaggio di testimone dal tecnico al politico, al di là delle scelte che verranno, in gran parte legate al nuovo Psr 2014-2020 ereditato dal precedente Assessore, innesca nuove aspettative soprattutto nel mondo agricolo del metapontino che, come ben sa Braia, è alle prese con una fase molto delicata per affrontare le crisi di mercato, prodotto, di calamità naturali, ecc”.<br /><br />“Da parte mia, senza sconti – precisa Castelluccio – ci sarà un atteggiamento di attenzione e valutazione su ogni provvedimento e il suo primo annuncio di mettere mano alla ragnatela dei Consorzi di Bonifica, Alsia ed Arbea è sicuramente positivo, perché risponde a una necessità che ho sollevato in più occasioni per liberare il mondo agricolo da lacci e lacciuoli e, contestualmente, per liberare risorse finanziarie sprecate. Gli agricoltori hanno bisogno innanzitutto di un solido punto di riferimento istituzionale e di certezze dopo troppi Assessori che si sono succeduti all’Agricoltura nel giro di pochi anni con risultati pesantemente negativi”.<br /><br />“Di qui – conclude il consigliere – la necessità che la concertazione con il mondo agricolo faccia<br /><br /><br />