"In merito alle notizie pubblicate questa mattina riguardo asserite 'promozioni' da parte dell’Asp di cui sarebbe stato destinatario recentemente il dott. Vincenzo Pagliara, si deve rilevare come le stesse non corrispondano assolutamente al vero". Lo rende noto l'ufficio stampa dell'Azienda sanitaria di Potenza.
"Dei due incarichi citati, il primo, referente per gli specialisti di oculistica, non è un incarico attribuito dall’Asp, ma un incarico elettivo tra i medici convenzionati con l’Azienda Sanitaria per una determinata branca. Nel caso specifico, dopo una regolare elezione, gli specialisti di oculistica hanno indicato il dott. Pagliara e l’Asp si è limitata, come dovuto, a prenderne atto.
Circa l’incarico all’interno della Commissione invalidi provinciale per quel che riguarda le patologie della vista, c’è da rilevare che il dott. Pagliara non è mai stato componente effettivo, ma componente supplente, incarico, va specificato, non attribuito, come riferito negli articoli in questione, di recente, ma già nel 2006. Non trascurabile è anche la circostanza che lo scorso anno, quando il componente effettivo della commissione è andato in pensione, lo stesso è stato prontamente sostituito con un nuovo specialista, e non con il dott. Pagliara che ha continuato ad essere componente supplente, con presenze sporadiche.
Veri, invece, sono i provvedimenti disciplinari di cui il professionista in questione è stato nel tempo destinatario a conclusione di procedimenti incardinati presso la Commissione di Disciplina della stessa Asl, che, per le questioni oggetto degli stessi provvedimenti e ben prima dell’inchiesta giudiziaria, ha applicato sanzioni non trascurabili".
"A margine di ciò – precisa una nota – si deve rilevare come l’esercizio di tentare di coinvolgere nelle gravi ipotesi a carico di un singolo l’intera struttura finisce con danneggiare i tanti che quotidianamente operano nel rispetto delle persone e della legalità a tutto vantaggio di chi dovesse comportarsi diversamente e trarrebbe giovamento dalla convinzione di essere tutelato da un sistema di coperture o addirittura, come parrebbero prospettare gli articoli in questione, privilegi. Alla luce di ciò, i chiarimenti forniti non servono a tutelare apparati e vertici aziendali, ma il corretto rapporto tra cittadini e strutture sanitarie che devono saper reagire alle distorsioni e rigettare ombre inesistenti".
bas 07