Le indicazioni che vengono alle imprese meridionali, ed italiane in generale, dalla Svimez che considera “una grande opportunità” la regione dei Balcani, con cui il nostro Paese da anni ha intensificato le occasioni di collaborazione, sono un’ulteriore incoraggiamento all’attività che come Associazione Lucani nei Balcani e Movimento Lucani nel mondo stiamo svolgendo per favorire l’internazionalizzazione delle nostre piccole e medie imprese. E’ il commento del presidente di Palazzo Italia Bucarest Giovanni Baldantoni che aggiunge: l'associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno stima per il 2016 del 3% lo sviluppo economico dei Balcani e la crescita rilevando come uno dei settori industriali di grande interesse per gli investitori italiani è quello degli “shared service center”. Proprio quello che facciamo da Palazzo Italia a Bucarest e attraverso la sua rete nei Balcani – Ungheria, Serbia, Bulgaria, Moldavia, oltre che in Germania – convinti che una delle strade possibili per contenere e razionalizzare i costi di struttura è quella di accentrare, soprattutto nei gruppi di imprese, coinvolti sempre di più nel processo di globalizzazione economica, la gestione delle cosiddette attività non caratteristiche in uffici dedicati, dislocati in punti strategici per la logistica e il controllo. L’idea è di estendere l’attività ‘Palazzo Italia’ Bucarest che – sottolinea Baldantoni – è un incubatore multifunzionale con spazi espositivi, dove viene promosso il made in Italy che è fatto anche e soprattutto di ricerca scientifica, innovazione e cooperazione. Siamo in prima fila come riconosce la nostra Ambasciata nelle azioni di promozione imprenditoriale in Romania – sottolinea il Presidente dell’Associazione. Si chiamano Shared Services Centre e per funzionare davvero necessitano di un preventivo studio di fattibilità, di una implementazione in linea con i sistemi informativi già presenti o da integrare e di una attenta politica di change management. Sono organizzazioni che erogano servizi comuni superando le barriere geografiche, culturali, linguistiche e politiche esistenti tra nazioni diverse attraverso l’offerta di servizi a società del gruppo di appartenenza dislocate in più nazioni. I Balcani – spiega Baldantoni – si stanno configurano come mercati nuovi, vicini e con potenzialità di crescita per migliaia di imprese italiane specie provenienti dal Nord che hanno già sviluppato business e occupazione. I dati confermano il ruolo di primo piano dell'Italia nell'area: l'export italiano verso i Balcani supera i 15 miliardi, un risultato superiore a quello diretto in Cina (9,8 miliardi), in Brasile (5 miliardi) o in India (2,9 miliardi). Anche sotto l'aspetto produttivo, i Balcani sono un polo di grande attrattività, non solo dal punto di vista logistico, pur importante, ma anche per Il concetto di internazionalizzazione che sta cambiando radicalmente, e sta assumendo una rilevanza particolarmente significativa nel contesto della crisi. Per questo l’indicazione della Svimez ad investire in quest’area europea – conclude – trova tante opportunità di business.
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