Il consigliere del Pdl: “Quella che cerca di raccontare il sindaco è la città che ha promesso, quella che è rimasta nei sogni dei potentini che, giorno dopo giorno, hanno dovuto adeguarsi ad una qualità della vita scadente”
“Crea non poco imbarazzo leggere le dichiarazioni del Sindaco di Potenza rilasciate a margine dell’insediamento del Coordinamento della Rete delle Città Strategiche. Parla di qualità della vita, di sviluppo delle comunità, di politiche di pianificazione e sviluppo del territorio. Descrive esattamente quello che non è riuscito a fare e a dare alla città che governa da sette anni. Insomma. il miglior testimonial del ‘predicare bene e razzolare male’”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale del Pdl, Michele Napoli evidenziando che “a supporto di ciò vi sono i rapporti di tutti gli istituti di ricerca e statistiche che inseriscono Potenza nei bassifondi di ogni tipologia di indagine”.
“Quella che cerca di raccontare – prosegue Napoli – è la città che ha promesso, quella città che è rimasta nei sogni dei potentini che, giorno dopo giorno, hanno dovuto adeguarsi ad una qualità della vita scadente, costellata da mille criticità. Non può certo parlarsi di sviluppo del territorio quando Potenza, sotto la sua gestione, è peggiorata per quanto riguarda il traffico, per le problematiche ambientali, per il cemento che ha riempito ogni zona libera della città. Di certo il Sindaco di Potenza non potrà essere di esempio per i suoi colleghi componenti del neo costituito coordinamento. Ci auguriamo che almeno li impari ad ascoltare”.
“A capire che i nostri suggerimenti – dice ancora l’esponente del Pdl – sono sempre stati quelli che indicavano la strada da imboccare per restituire alla comunità potentina una città vivibile, capace di essere punto di riferimento per l’intera comunità lucana. La nostra è critica costruttiva, questo è quello che Santarsiero non ha mai capito additando l’opposizione come gruppo disfattista sempre pronto a rintuzzare ogni provvedimento. Noi siamo per il bene della nostra comunità – conclude Napoli – che merita sorte diversa rispetto a quella che fino ad oggi le è stata assegnata”.