Per il consigliere del Pdl “i dati diffusi dal ministero per la Pubblica amministrazione e la semplificazione vanno letti nella loro interezza”
“I dati diffusi dal ministero per la Pubblica amministrazione e la semplificazione sugli incarichi di consulenza e collaborazione esterna affidati dalle Amministrazioni pubbliche vanno letti nella loro interezza”. E’ quanto afferma il consigliere regionale del Pdl, Michele Napoli sottolineando che “la diminuzione fatta registrare dalla Basilicata ha comportato una riduzione della percentuale di spesa del 15,10% che risulta inferiore di circa due punti percentuali rispetto alla media fatta registrare dalle Regioni del Sud Italia. La precisazione appare oltremodo doverosa nel momento in cui si continuano ad esaltare, da parte di alcuni, performance che tali non sono”.
A parere del consigliere dell’opposizione “con forza occorre ribadire che molto spesso sull'ipocrita tutela della ‘democrazia’, della "difesa dei più deboli’, della ‘soddisfazione dei bisogni collettivi’ il Governo regionale ha costruito una ragnatela fittissima di sprechi di cui le consulenze esterne sono solo un aspetto. E rispetto alla necessità di razionalizzare le spese, di ridurre le inefficienze, di gestire oculatamente le risorse, nulla si è concretamente fatto. Lo dimostrano le proposte di riforma sui nuovi modelli di ‘governance’ chiusi nei cassetti ma anche l'indifferenza che si registra rispetto a questioni che attengono la farraginosità degli Enti Sub regionali a tutto discapito dei cittadini e di coloro che intendessero avvalersi delle funzioni rese dagli stessi”.
“Nulla di nuovo, insomma – aggiunge Napoli – da parte di coloro i quali da sempre sbandierano politiche riformatrici che restano nel libro dei sogni per cattiva volontà o per l'inerzia devastante di un meccanismo e di una mentalità che pare non si voglia neppure tentare di modificare. Ma – si domanda Napoli – di chi la responsabilità? Forse proprio di coloro che, avendo la possibilità di incidere, rinunziano a farlo e che, danno che si aggiunge alla beffa, si lasciano andare a letture incomplete con l'intento di fuorviare l'opinione pubblica”.