Napoli: settembre mese fatale per la piscina di Montereale

In realtà per il consigliere del Pdl “è lecito pensare che l’Amministrazione comunale tenga chiuso l’impianto in virtù dei costi di gestione che, per l’intero anno, non sono sopportabili per le risicate risorse delle casse municipali”

“Quanto sta accadendo da tre anni a questa parte, in merito alle continue ed improvvise chiusure della Piscina comunale di Parco Montereale a Potenza, ha dell’incredibile”. E’ la categorica affermazione del consigliere regionale del Pdl, Michele Napoli.

“Succede con una certa frequenza – sottolinea Napoli – ma sembra che settembre sia il mese preferito dall’Amministrazione comunale potentina per creare disagi all’utenza. Settembre è il mese che segna la ripresa delle attività sportive e non è affatto piacevole, da parte delle società sportive, recarsi all’impianto e trovarne le porte chiuse senza accettabili motivazioni. O meglio, senza nessuna giustificazione, considerato che la strategia preferita dalla Giunta Santarsiero è quella del silenzio per non dar conto. A creare disagio a quanti praticano la disciplina del nuoto, spesso, sono banali problemi. Problemi risolvibili in poco tempo e, comunque, sempre evitabili, se solo si facesse una giusta e programmata manutenzione della struttura. In passato, le motivazioni delle lunghe chiusure hanno riguardato l’igienicità degli spogliatoi e la revisione idraulica dell’impianto, oggi il problema sembra essere legato ad un pannello staccatosi dal soffitto. Di fronte a certe banalità pare legittimo insospettirsi e ricercare in altro le motivazioni che hanno determinato la chiusura dell’impianto. Ad esempio – sostiene Napoli – può essere concesso pensare che all’Amministrazione comunale potentina possa far comodo tenere chiuso un impianto per via dei costi di gestione che, per l’intero anno, non sono sopportabili per le risicate risorse delle casse municipali”.

“Questa volta a rendere ancora più inaccettabile l’accaduto – rimarca il consigliere del Pdl – c’è il fatto che lo spiacevole inconveniente coincide proprio con l’aumento delle tariffe per l’utilizzo della struttura. Ventuno euro ad ora per ogni corsia della vasca, costi che in un anno oscillano tra i 20.000 ed i 40.000 euro per società sportiva. Un importo di rilievo per i club dilettantistici. A fronte di tali costi è inevitabile, da parte dell’utenza, pretendere la disponibilità e l’efficienza della struttura così come è comprensibile la rabbia di chi, con passione e dedizione, contribuisce in maniera fattiva allo sviluppo di una cultura sociale legata ai migliori valori dello sport. Anche di questo disagio il Sindaco di Potenza, con l’Assessore al ramo, deve rendere conto alla cittadinanza. Con trasparenza. Senza trincerarsi dietro silenzi ed ambiguità, stucchevoli baluardi di una gestione politico-amministrativa a dir poco scadente”.
 

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