Napoli (Pdl-Fi): serve un netto segnale di discontinuità

Il capogruppo di Fi nell’intervento in Consiglio regionale si dice “pronto a fare la propria parte. Senza confusione di ruoli, dando vita ad una opposizione severa nei giudizi ma aperta al confronto, di certo matura e responsabile”

&ldquo;Un netto segnale di discontinuit&agrave;&rdquo; &egrave; la sollecitazione del capogruppo di Fi Michele Napoli contenuta nell&rsquo;intervento in Consiglio regionale. &ldquo;Una sollecitazione &ndash; ha spiegato – senza pregiudizi di sorta, nella consapevolezza che ciascuno debba essere interprete dell&#39;ansia di cambiamento proveniente dal nostro territorio. E la testimonianza dovr&agrave; consistere nella pratica della verit&agrave;, del parlare chiaro, del dire le cose come stanno, ed usare il linguaggio comune dei cittadini lucani. Tutto ci&ograve; per dire che occorrer&agrave; imprimere una vera svolta. Velocemente. Senza tentennamenti di sorta e, soprattutto, scevro da condizionamenti. Innanzitutto &ndash; ha continuato il capogruppo di Fi – da quelli riconducibili al Pd, un partito formato da tante anime diverse, spesso contrapposte, per non dire espressione di pi&ugrave; gruppi di interesse. In secondo luogo scevro dai condizionamenti rinvenienti dalla stessa coalizione di maggioranza, la quale, temo, possa essere preoccupata di amministrare l&#39;esistente e non gi&agrave; di cambiarlo&rdquo;. Inoltre i condizionamenti pi&ugrave; pericolosi indicati da Napoli: &ldquo;quelli della troppa burocrazia che caratterizza l&#39;intera struttura regionale che, come dimostra il ritardo nella nomina dei direttori generali, dimostra un forte potere di veto se non di ricatto per la classe politica. Un aspetto quest&#39;ultimo su cui misureremo l&rsquo;idea di &lsquo;rivoluzione&rsquo;&quot;.<br /><br />Il capogruppo di Fi ha insistito: &ldquo;se i fatti dimostreranno la consapevolezza di tutto ci&ograve; noi saremo pronti a fare la nostra parte. Senza confusione di ruoli, dando vita ad una opposizione severa nei giudizi ma aperta al confronto, di certo matura e responsabile. Senz&#39;altro consapevole della necessit&agrave; per la politica di recuperare quel rapporto di fiducia con la opinione pubblica andato letteralmente in frantumi come dimostra il 52% di astensione fatto registrare in occasione della ultima tornata elettorale. Del resto &egrave; questo il terreno sul quale dobbiamo tutti, indistintamente, sconfiggere la tendenza alla disaffezione rispetto alla politica. Un fenomeno crescente che non &egrave; frutto di un abbaglio collettivo. Che si nutre, al contrario, della inadeguatezza dimostrata dalle Istituzioni e dai partiti rispetto al comune sentire che vorrei cos&igrave; riassumere &lsquo;ogni euro sottratto in inefficienze, in ritardi, in favoritismi, &egrave; un euro sottratto alla produttivit&agrave;, alla competitivit&agrave;, in definitiva al benessere comune&rsquo;&quot;.<br /><br />&ldquo;Siamo pronti &ndash; ha detto Napoli a Pittella – a sfidarla su questo campo che poi &egrave; il terreno delle riforme. Il senso comune dei cittadini lucani &egrave; chiaro e la Basilicata non ha bisogno di avventure. Ha un cammino segnato la Basilicata cos&igrave; come c&#39;&egrave; l&#39;ha l&#39;Italia per via di quella sovranit&agrave; ceduta in favore di organi sovranazionali. La Basilicata ha bisogno di meno spesa pubblica improduttiva, di meno presenza della Regione nell&#39;economia. Occorre una visione nuova, insomma. Una visione che va declinata attraverso una progettualit&agrave; di pi&ugrave; ampio respiro, tale da coinvolgere tutti i segmenti della societ&agrave; al fine di imprimere quella svolta culturale utile per accantonare definitivamente il sistema Basilicata edificato nel corso di questi anni, nel quale le forze produttive si sono limitate a chiedere alla politica di stare all&#39;interno di percorsi garantiti piuttosto che migliori condizioni di contesto. E&#39; il tempo di agire. Di uscire dal guscio. Di alzarsi dalla panchina per giocare la partita a viso aperto. Sapendo che la partita da giocare sar&agrave; complicata, difficile. Recher&agrave; con s&eacute; il rischio di incassare i fischi dalla tribuna, spesso interessata a conservare rendite di posizioni, ma anche il rischio di sbagliare gol gi&agrave; fatti o che, almeno all&#39;apparenza, sembreranno tali. Dovremo tenere i nervi saldi e conservare la giusta lucidit&agrave;. L&#39;auspicio &egrave; quello di siglare qualche realizzazione importante, che &egrave; comunque meglio che passare inosservati&rdquo;.<br /><br />&nbsp;

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