Napoli: luci e ombre nella “ripresina” in atto in Basilicata

Il Presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia fa una disamina sull’economia della Basilicata nel 2015 prendendo spunto dai dati di BankItalia

&ldquo;Occorre concentrare ogni sforzo per trasformare la ripresina in atto nella nostra regione, un obiettivo tanto agognato dalla nostra comunit&agrave; e nel pieno delle nostre possibilit&agrave; alla luce, soprattutto, delle ingenti risorse europee di cui &egrave; destinataria la Basilicata&rdquo;. A sostenerlo il presidente del Gruppo consiliare di &ldquo;Forza Italia&rdquo;, Michele Napoli, che nel commentare i dati fatti registrare dall&rsquo;economia lucana del 2015 e presentati ieri a Potenza dai rappresentanti della filiale regionale di BankItalia, ha spiegato come dal report emergano &ldquo;luci ed ombre&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Le prime – spiega l&rsquo;esponente di Forza Italia – sono senza dubbio ascrivibili al trend positivo delle esportazioni (+ 145 per cento l&rsquo;incremento fatto registrare lo scorso anno rispetto all&rsquo;anno 2014) determinato soprattutto dal settore automotive che rappresenta il 76 per cento dell&rsquo;intero export regionale e da una tendenza espansiva dell&rsquo;attivit&agrave; industriale sotto il profilo delle vendite e del fatturato, trainata anch&rsquo;essa dalle performance fatte registrare dallo stabilimento Fca di Melfi e alla riduzione del tasso di disoccupazione ufficiale che si attesta al 13,7 per cento, ad un livello inferiore rispetto alla media del Sud&quot;.<br /><br />&ldquo;Le seconde – sostiene Napoli – riguardano il preoccupante calo nel tessuto produttivo regionale degli investimenti la cui dinamica nel 2015 si &egrave; indebolita tra le imprese oggetto del campione di indagine di BankItalia dopo la crescita fatta registrare nel 2014, le dinamiche creditizie piuttosto sfavorevoli per le nostre imprese costrette a pagare tassi di interesse pi&ugrave; severi rispetto a quelli medi nazionali, la diminuzione della spesa regionale in conto capitale e la&nbsp; non adeguata considerazione del ruolo dei neet&nbsp; nell&rsquo;ambito delle dinamiche connesse al mercato del lavoro&quot;.<br /><br />&ldquo;Fare riferimento solo al tasso di disoccupazione ufficiale – afferma Napoli – senza considerare il tasso di disoccupazione reale, cio&egrave; comprensivo dei neet, vale a dire di quanti il lavoro l&rsquo;hanno cercato per anni e, non avendolo trovato, si sono anche scocciati di cercarlo significa dare una rappresentazione parziale della realt&agrave; occupazionale della nostra regione. Il dramma della Basilicata &ndash; sottolinea il capogruppo regionale di Forza Italia – non sono solo i disoccupati, quindi, ma anche e soprattutto i neet, che hanno rinunciato alla ricerca del lavoro e sono costretti a vivere&nbsp; a carico dei genitori e dei nonni&quot;.<br /><br />Richiamando il grido d&rsquo;allarme sulla condizione dei neet in Basilicata, lanciato proprio qualche giorno fa da Unioncamere, Napoli puntualizza che &ldquo;la soluzione non pu&ograve; che derivare dall&rsquo;incremento della spesa regionale in conto capitale connessa al nuovo ciclo di programmazione dei Fondi strutturali europei, che ammontano, per la Basilicata, a qualcosa come un miliardo e ottocento milioni di euro&quot;.<br />

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