Convegno di Forza Italia a Potenza con l'europarlamentare Lara Comi, i consiglieri Napoli e Castelluccio, il presidente della Camera di Commercio Somma, il rappresentante di Confindustria Russelli e il responsabile dei giovani del partito Riviello
<div> “L’Europa rappresenta una grande opportunità che è peccato mortale non utilizzare sino in fondo soprattutto da parte delle Regioni come la Basilicata, che fanno registrare rilevanti ritardi di sviluppo economico e sociale". E’ il messaggio che emerge dal convegno su “L’Europa delle opportunità” tenutosi sabato pomeriggio nella sala Inguscio della Regione Basilicata su iniziativa del Gruppo consiliare di “Forza Italia“ in Consiglio regionale.</div><div> </div><div> Un convegno che, sottolinea il capogruppo Michele Napoli, "ha fatto registrare una totale condivisione di intenti sul ruolo dell’Unione Europea come motore del cambiamento da parte dell’onorevole Lara Comi del Partito Popolare Europeo, dei consiglieri regionali di Forza Italia, Michele Napoli e Paolo Castelluccio, del presidente della Camera di Commercio di Basilicata, Michele Somma, del rappresentate di Confindustria di Basilicata, Salvatore Russelli, e del coordinatore dei giovani di Forza Italia Nicola Riviello.</div><div> </div><div> “La rilevanza dell’Europa per le prospettiva di crescita economica della nostra regione – ha affermato Napoli – deriva sia dall’entità delle risorse messe a disposizione dai Fondi Strutturali europei nel nuovo ciclo di Programmazione 2014-20, quantificabili in poco meno di un miliardo e ottocento milioni di euro, sia dalla strategia di sviluppo che deve supportare l’utilizzo di tali dotazioni finanziarie da parte della Basilicata”.</div><div> </div><div> “Chi può negare – ha proseguito Napoli – che rafforzare la competitività del sistema produttivo favorendo gli investimenti in ricerca ed innovazione, favorire il trasferimento delle conoscenze dalle strutture di ricerca agli apparati produttivi, migliorare le condizioni di accesso al credito, ridurre i consumi energetici, incrementare la dotazione infrastrutturale, valorizzare il capitale umano, sostenere le politiche di occupazione giovanile, migliorare la qualità e l’efficacia dei servizi al lavoro e favorire la maggiore qualità delle prestazioni fornite dalle pubbliche amministrazioni, sia esattamente quello che serve alla Basilicata”.</div><div> </div><div> Quello della maggiore competitività delle aziende lucane è il tema sul quale si è concentrata l’attenzione del presidente di Confindustria Basilicata e della Camera di Commercio di Potenza Michele Somma, che ha sottolineato “la necessità di incrementare la parte di spesa regionale destinata agli investimenti rispetto a quella destinata alla cosiddetta spesa corrente”, individuando in tale cambio di prospettiva “l’elemento di discontinuità rispetto alla gestione regionale dei precedenti cicli di programmazione economica europea di cui è stata destinataria in passato la Basilicata”.</div><div> </div><div> Infine "un messaggio di speranza per le prospettive soprattutto occupazionale dei giovani" è venuto dall’onorevole Lara Comi. Prendendo spunto dai dati relativi all’incidenza dei neet che si registra nella nostra regione, 46,7% è il dato riferito dall’esponente del Partito Popolare Europeo, l'onorevole Comi ha rimarcato “come l’Unione Europea abbia attribuito all’Italia un miliardo e mezzo di euro attraverso il Programma Garanzia Giovani per garantire un valido percorso occupazionale o formativo ai giovani che hanno dai 15 ai 29 anni e come alcune regioni, la Basilicata in primis, non sono riuscite ad implementare azioni in grado di arginare la piaga della disoccupazione giovanile”.</div><div> </div><div> L’altro aspetto emerso nel corso del confronto è la difficoltà per le imprese lucane di interloquire con il sistema bancario nell’ambito delle procedure previste per l’ottenimento di risorse comunitarie. Il rappresentante di Confindustria, Salvatore Russelli, ha ricordato la propria esperienza sottolineando “le difficoltà incontrate per ottenere una fideiussione in lingua inglese, ad opera delle banche del territorio, per soddisfare le condizioni richieste dall’Unione Europea per partecipare alle gare e per competere sul mercato tanto da essere costretto ad una traduzione giurata da parte di un perito”.</div><div> </div><div> “Diverse e senza dubbio più efficaci – ha concluso l’europarlamentare di Forza Italia – le progettualità poste in essere da altre Regioni come la Lombardia e la Toscana, dove Garanzia Giovani ha riscosso buoni successi, che è doveroso assumere come modelli di riferimento delle politiche occupazionali giovanili”.</div>