Napoli: calcolo giorno liberazione fiscale esercizio teorico

Il capogruppo consiliare di Forza Italia: “Tax Freedom Day, quest’anno i contribuenti si liberano dal fisco con due giorni di anticipo”

&ldquo;Quest&rsquo;anno il giorno della liberazione fiscale, quello cio&egrave; in cui gli italiani cominciano a lavorare per se stessi e non pi&ugrave; per pagare le tasse, cade il 3 giugno, con due giorni di anticipo rispetto al 2016&rdquo;.<br /><br />A sostenerlo &egrave; il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia, Michele Napoli che, nel commentare la notizia pubblicata dall&rsquo;Ufficio Studi della Cgia di Mestre, aggiunge: &ldquo;Il calcolo del giorno della liberazione fiscale &egrave; un puro esercizio teorico che consente tuttavia di valutare un fenomeno, quello della pressione fiscale, che in Italia &egrave; tra le pi&ugrave; alte d&rsquo;Europa e non agevola i timidi segnali di ripresa dell&rsquo;economia del Paese&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Il Tax Freedom Day – prosegue Napoli – quest&rsquo;anno arriva dopo 153 lunghe ed interminabili giornate che i contribuenti hanno dedicato al pagamento di imposte in favore dello Stato, dell&rsquo; Inps e degli Enti locali e questo la dice lunga su quanto il dinamismo positivo che molti settori economici fanno registrare rischia di restare bloccato nella morsa del fisco, determinata sempre pi&ugrave; dall&rsquo;incremento delle imposte locali&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Alle Regioni in soli tre anni &ndash; ricorda Napoli – vale a dire dal 2013 ad oggi, &egrave; stata data la possibilit&agrave; di innalzare l&rsquo;addizionale Irpef del 43 per cento, cio&egrave; dall&rsquo;1,73 per cento del 2013 all&rsquo;attuale 3,3 per cento, occasione che le Regioni, in primis la Basilicata, non si sono lasciate sfuggire per mettere le mani nelle tasche dei contribuenti&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Le prospettive di crescita economica di qualsiasi territorio – prosegue l&rsquo;esponente di Forza Italia &ndash; richiedono, inevitabilmente, una riduzione del peso del fisco su cittadini ed imprese, partendo da quel popolo delle partita Iva che, a tutt&rsquo;oggi, non ha potuto beneficiare dei principali interventi di riduzione della pressione fiscale disposti dal Governo nazionale in tema di Ires o di&nbsp; Irap, come il mancato calcolo della forza lavoro ai fini della determinazione di questa imposta&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Un compito – conclude Napoli – che deve essere assunto in maniera prioritaria dal Governo regionale, ritornando allo spirito originario del federalismo fiscale , vale a dire riduzione della spesa pubblica improduttiva, piuttosto che nuove e maggiori tasse&rdquo;.<br />

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