Naborre (Popolari Liberali) su situazione politica e Ppe

"Avevamo sperato con sincera adesione che finalmente si potesse avverare un sogno durato venti anni, da quando cioè Andreatta e Bodrato teorizzarono la fuoriuscita dei Popolari dal Partito Popolare Europeo e lo spostamento sul versante del Centrosinistra monopolizzato dagli ex Comunisti, di quella ampia fascia di democristiani di sinistra, e cioè la ricomposizione dell'intero mondo dei moderati sotto l'egida comune del Partito Popolare Europeo". Lo dichiara Camillo Naborre, coordinatore regionale dei Popolari Liberali.
"Dopo il congresso di Bucarest e l'ultimo vertice del PPE a Bruxelles, – aggiunge –  avevamo creduto che la realizzazione della Sezione Italiana del PPE, anche con la offerta da parte di Berlusconi a Monti di svolgere la funzione di federatore dei moderati italiani, la prospettiva sembrava concretizzarsi, riportando, finalmente la nostra nazione ad un sistema autenticamente bipolare ed europeo, con il confronto tra le grandi famiglie politiche europee dei socialisti e dei popolari.
Ed invece, abbiamo dovuto registrare con rammarico che, ancora una volta, non si costruisce la sezione italiana del PPE, perchè il prof Monti pare si presti alle piccole manovre tattiche di Casini, del disperato Fini e di Luca Cordero di Montezemolo, ed avrebbe deciso di dare la sua copertura all'equivoca alleanza tra Casini, Fini e Montezemolo, il quale non fa mistero di volere aderire al gruppo europeo dei Liberal Democratici (quello, per intenderci, dove confluirono gli eletti della Margherita unitamente a quelli dell'IDV), e di rinunziare così alla prospettiva di realizzare alla prospettiva di far nascere legittimamente il PPE in Italia".

BAS 05

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