"Con la nomina dei tre assessori in sostituzione dei dimissionari è caduto l’ultimo velo che nascondeva la vera natura della coalizione guidata dal sindaco De Ruggieri. La nomina del Commissario provinciale di Forza Italia, Michele Casino, ad assessore comunale rivela definitivamente l’inganno perpetrato nei confronti degli elettori materani: l’armata Brancaleone le ha provate tutte pur di nascondersi dietro i vessilli di finte liste civiche. E poco conta se, per mantenere una verginità di facciata, lo stesso Casino ha rimesso il suo mandato politico". Lo afferma, in un comunicato stampa, il segretario cittadino del Pd di Matera, Cosimo Muscaridola.
"De Ruggieri – si legge nella nota – ha rattoppato dopo nove mesi di trattative la sua giunta barcamenandosi tra i veti incrociati delle fazioni che compongono la variegata maggioranza consiliare. Nessuna giunta di “uomini d’acciaio”, nessuna giunta di “alto profilo”, ma solo il maldestro tentativo di tenere insieme i tanti capi bastone con i loro interessi di parte. Neanche la capacità e la forza di designare un Vice sindaco.
Dopo quindici mesi De Ruggieri è riuscito ad aumentare i costi della politica portando a nove gli assessori della giunta comunale; ha creato uno staff il cui costo in proporzione fa impallidire persino la Sindaca di Roma Raggi; ha interrotto il virtuoso e proficuo rapporto di dialogo con la città e le sue organizzazioni culturali, imprenditoriali ed associative rinchiudendosi in una specie di torre Eburnea e spegnendo l’entusiasmo derivato dalla designazione di Matera a capitale europea della cultura 2019; ha tenuto un atteggiamento di superbia e di indisponibilità al dialogo con le forze politiche presenti in consiglio comunale e democratiche della città; ha spezzato la positiva relazione con la Fondazione Matera 2019 ritardando di fatto le azioni in vista dell’importante e storico evento, perché sostanzialmente inadeguato a guidare la città, tradendo la sua natura di "uomo di cultura"; ha riacceso inutili e sterili campanilismi con Potenza e il resto della Regione sul tema della materanità, salvo poi nominare due assessori non materani.
In ultimo, con l’equilibrismo che ha contraddistinto il faticoso “parto” della nuova giunta, ha preso a calci quei pezzi transfughi del Pd, prima definendoli e rendendoli poi di fatto residuali, che avevano creduto che il “sol dell’avvenire” potesse nascere dietro un’edera appassita.
Il Partito Democratico di Matera, conscio della grave crisi in cui è precipitata la vita politica cittadina, farà sentire la propria voce strada per strada, quartiere per quartiere per spiegare ai cittadini l’inganno e la gravità del baratro verso il quale l'Armata Brancaleone sta portando la comunità materana".
bas04