“Nella complessità della ricostruzione rientra a pieno titolo anche la questione degli edifici religiosi colpiti dal sisma del 23 novembre 1980”. A sostenerlo è il sindaco di Muro Lucano, Gerardo Mariani.
“Non si può ricostruire un tessuto urbanistico senza tener conto- ha detto Mariani- delle istanze avanzate dalla comunità murese e dal mondo pastorale. A 31 anni dal sisma del 23 novembre 1980 sono ancora tante le eterne incompiute a Muro Lucano. La ricostruzione non può dirsi completata soprattutto nelle zone rurali. In 31 anni non sono mai stati fatti interventi su nessun edificio pubblico, strade e piazze. Nel contempo però devo segnalare che solo nei primi anni all’indomani del sisma del 1980 gli edifici Ecclesiastici furono oggetto di qualche intervento di recupero. Poi il nulla. Oggi bisogna ricredersi sulle lungaggini burocratiche. Oggi le responsabilità a chi debbono essere accreditate? Di certo no alla Regione Basilicata”.
Per Mariani “urge il completamento della Cattedrale, del Museo Diocesano, dell’Ospedale Diocesano e del cantiere eternamente aperto della Chiesa dei Cappucci e di altri edifici minori. La cittadinanza murese e l’intera amministrazione hanno perso la speranza di poter un giorno rifiorire il territorio murese. Una questione che non è assolutamente ascrivibile alla ristrettezza economica. Sicuramente c’è dell’altro. Da una parte le lungaggini burocratiche e dall’altra forse la trascuratezza della questione messa da parte dagli Enti preposti vista l’assenza di rappresentanti istituzionali del Marmo Platano. Ed allora mi chiedo se il territorio del Marmo, dimenticato dalla politica e martoriato dal sisma, è destinato allo spopolamento totale? Non credo che le Istituzioni regionali non vogliano prendere in considerazione una questione oramai inconcepibile. Mi auguro che il governatore lucano e gli Enti intermedi possano accorgersi di quanto, da circa 2 anni, continuo a denunciare senza nessuna risposta dalle istituzioni competenti”.
BAS 05