“La bassa competitività del sistema Paese inizia dal basso, dalla scuola e continua nella P.A.”. A sostenerlo è il sindaco di Muro Lucano, Gerardo Mariani.
Per il sindaco murese “il sistema è ingessato rispetto alle sfide del sistema globale. In realtà la politica e i Governi, sia a livello centrale sia le Regioni, le Province ed i Comuni, hanno rinunciato alla mission che li aveva caratterizzati negli anni del boom economico. Ed ecco che l’Ocse boccia il sistema istruzione. Siamo i penultimi per gli investimenti. L’atto di accusa, dunque, è dell’Ocse che per quanto riguarda la scuola, nell’ultimo rapporto sull’educazione, evidenzia investimenti inferiori alla media dei paesi europei, alti tassi di disoccupazione giovanile combinati ad alti tassi di dispersione scolastica. Il debito italiano nasce dunque a scuola”.
“La scuola è stata il terreno privilegiato – ha aggiunto Mariani- insieme ai Comuni delle politiche restrittive della spesa dello Stato. Inevitabilmente i minori trasferimenti hanno frenato le iniziative che dovevano implementare il sistema di formazione ed altamente specializzato nei programmi da Stato e imprese. Oggi molti professori sono anziani e vi è una scarsa attenzione ai corsi tecnici e professionali. Il Ministro Tremonti dettò la riforma della scuola della Gelmini che doveva raggiungere l’obiettivo di ridurre di 8 miliardi la spesa dello Stato. Per l’ex Ministro Fioroni doveva essere avviato un sistema di formazione altamente specializzato indirizzato nei programmi da Stato ed imprese.
Bisognerebbe allora guardare al modello tedesco che nella formazione tecnica ha trovato una delle leve della crescita economica. Ma c’è dell’altro. Bisogna guardare al sistema tedesco anche per il funzionamento della Pubblica Amministrazione, annoverata tra le migliori a livello mondiale. Tutto ciò completa il quadro per capire le differenze tra la nostra realtà e quella tedesca”.
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