Murante (Sel) su Rapporto Svimez

La coordinatrice regionale Sel Basilicata, Maria Murante, nel riferirsi in una dichiarazione all’ultimo rapporto Svimez parla di “fallimento delle politiche depressive imposte dalla tanto inutile quanto miope austerità, madre di quel processo di “mezzogiornificazione” europea denunciata da qualche anno a questa parte da illustri economisti”.  “Siamo all'epilogo – continua – di quel neoliberismo che ha abbandonato qualsiasi visione del paese, abbandonando oramai da decenni quelle politiche attive che, nella interpretazione della questione meridionale come cardine di una politica nazionale, aveva permesso al mezzogiorno, seppur con grande difficoltà, a non rimanere completamente slegato dalle dinamiche dell'intero paese. Una riflessione particolare andrebbe svolta per la nostra Basilicata, dove alle drammatiche e fallimentari politiche neoliberiste impostesi su scala continentale si sommano incapacità amministrative e mancanza di visione. Si pensi al depauperamento e alla desertificazione operate attraverso la devastante strada chimica della Val Basento o alla miope strada petroliera, che in venti anni di estrazioni ha acuito le ataviche povertà delle lucane e dei lucani, deteriorandone sensibilmente anche la qualità della vita. O ancora alla crisi occupazionale, con relativo livellamento verso il basso delle condizioni materiali di quante e quanti hanno ancora la fortuna di conservare un posto di lavoro, come si evince da quanto sta accadendo all'interno dello stabilimento Fca-Fiat di Melfi”. Per la Murante “le anticipazioni dello Svimez ci narrano di un fallimento verticale e orizzontale: non vi è più tempo da perdere, perché il prossimo passo, continuando su questa strada, è la morte di intere aree di paese”.

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