Mozione Polese, Rosa: “Il perché del mio voto contrario”

Il consigliere regionale di Lb-Fdi: “Questa mozione è il frutto della politica dell'auto ghettizzazione di certe associazioni lgbtgi, politica cui noi non aderiamo”

&ldquo;Prima che si alzi il polverone dei &#39;buonisti&#39;, prima che fiocchino le solite critiche strumentali, vorrei chiarire (bench&egrave; lo abbia gi&agrave; fatto nella dichiarazione di voto) il mio voto contrario sulla &#39;famosa&#39; mozione Polese sull&#39;adesione della Regione Basilicata alla Rete Re.A.Dy, ovvero la Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identit&agrave; di genere&rdquo; Cos&igrave; il capogruppo consiliare di Lb-Fdi, Gianni Rosa.<br /><br />&ldquo;Unico voto contrario, per la verit&agrave; &ndash; precisa Rosa – perch&eacute; tra &#39;assenze strumentali&#39; di alcuni colleghi e voti favorevoli &#39;obtorto collo&#39;, io sono stato l&#39;unico coerente, nonostante gli &#39;applausi del pubblico pagante&#39;, direbbe un noto cantautore. Il mio voto contrario rappresenta una bocciatura della mozione che d&agrave; della Regione Basilicata una visione di Regione chiusa, inadempiente sotto il profilo istituzionale e delle politiche sociali. La Basilicata non &egrave; cos&igrave;. Prova ne sono &ndash; aggiunge il consigliere – i numerosi provvedimenti che tendono a recuperare la parit&agrave; tra lucani nella vita economica, sociale e lavorativa. Perch&eacute; &egrave; questo che deve fare un&#39;Istituzione: occuparsi dei cittadini senza entrare nella sfera privata dell&#39;individuo e nei suoi aspetti pi&ugrave; intimi, come l&#39;orientamento sessuale. L&#39;Istituzione regionale non pu&ograve; surrogarsi alla famiglia, nucleo primigenio in cui si viene educati alla tolleranza ed alla apertura verso gli altri&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Una Regione che attui politiche inclusive permette e favorisce, ad esempio &ndash; sottolinea Rosa – l&#39;accesso al lavoro di tutti, senza interrogarsi di che orientamento sessuale siano (indagine che, peraltro, &egrave; vietata dalla legge). Una Regione inclusiva agevola i pazienti che sono obbligati a curarsi fuori regione per carenze del servizio sanitario regionale, come accadr&agrave; grazie all&#39;approvazione, in Consiglio, della nostra proposta di legge che garantisce un contributo per gli accompagnatori di malati fuori regione. E lo fa senza chiedere se quella persona &egrave; eterosessuale o un lgbtgi&quot;.<br /><br />&quot;Io ho votato contro – spiega Rosa -&nbsp;perch&eacute; per noi non conta l&#39;orientamento sessuale di un lucano, se si trova in difficolt&agrave;, va aiutato. Io ho votato contro la mozione Polese &ndash; continua il consigliere – perch&eacute; rappresenta una mozione &#39;su commissione&#39;, per l&#39;adesione ad una rete che in 10 anni non ha portato a nulla (e francamente non credo che nei Comuni ed Enti aderenti la situazione per le persone lgbtgi sia migliore di quella che c&#39;&egrave; qui in Basilicata), perch&eacute; porta avanti quella politica di favoritismo verso alcune associazioni vicine al Sistema Pd (sono convinto che senza neanche sforzarmi un p&ograve; troverei tra gli esponenti di spicco dell&#39;Arcigay lucana, altre non sono menzionate nel testo, qualche candidato nelle fila del Pd e anche questa &egrave; discriminazione nei confronti di altre associazioni che non vantano cotanti esponenti). Ho votato contro perch&eacute;, in definitiva, questa mozione &ndash; conclude – &egrave; il frutto della politica dell&#39;auto ghettizzazione di certe associazioni lgbtgi, politica cui noi non aderiamo&rdquo;.<br /><br /><br /><br />

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