Montalbano, il M5S chiede chiarimenti su calcolo Tari

Il Movimento 5 Stelle, e “Insieme per Montalbano”, ha chiesto all'amministrazione di convocare un Consiglio comunale per  capire la reale dimensione del nuovo errore di calcolo sulla Tari del 2014, 2015, 2016 e 2017.
"Vogliamo – si legge in una nota –  anche concordare con l'esecutivo una restituzione, di quanto erroneamente pagato dai cittadini, tramite compensazione fatta dalla stessa macchina amministrativa del Comune, come richiesto dal “Garante”, per evitare di far presentare centinaia di moduli individuali.
Moduli che il M5S Montalbano ha comunque già preparato e iniziato a distribuire.
Chiaramente, quando si tratta di favorire i cittadini, l'amministrazione ha sempre tempi biblici: sono passati già diversi giorni dalla nostra richiesta di convocazione del Consiglio e dal Comune non si è alzato un dito né un cenno.
Siamo abituati a questo atteggiamento del sindaco Piero Marrese, il quale, quando può, non si espone direttamente, ma fa passare mesi senza rispondere o fa rispondere ai dirigenti degli uffici comunali. È il caso- prosegue la nota –  delle quote variabili della Tari applicate dal 2014 anche a cantine, garage e soffitte, dove l'errore è degli amministratori e non dell'ufficio Tributi, il quale ha calcolato la Tari applicando correttamente il regolamento comunale scritto e sottoscritto dagli amministratori nel 2014 e mai modificato negli anni successivi.
Motivo per cui, alla nuova denuncia del M5S, avrebbe dovuto rispondere il sindaco, in qualità di primo responsabile dell'errore di calcolo, e non l'ufficio tributi.
Il consigliere comunale Giovanni Ronco nella nota chiede che" il sindaco convochi il Consiglio comunale per rispondere subito agli interessi di centinaia di famiglie montalbanesi sul recupero di 4 anni della quota variabile della Tari e non faccia come ha fatto con le fogne del quartiere “Montesano”.
Per il recupero della depurazione pagata da circa 300 famiglie che la fogna non ce l'hanno da 28 anni, ha promesso uno sportello dedicato a capire la dimensione del fenomeno. Sportello che al solito ha lasciato morire, tutelando di fatto l'Acquedotto lucano e non i montalbanesi".

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