Monitoraggio acque Pertusillo, Leggieri: troppe omissioni

Dice il consigliere regionale del M5s: “Un sistema che non funziona, fatto di omissioni e di poca trasparenza. Un sistema costruito per nascondere la verità e non per tutelare i cittadini dai rischi derivanti dall’inquinamento”

&ldquo;Con una apposita interrogazione depositata il 6 maggio 2015, il Movimento 5 stelle di Basilicata aveva interrogato la Giunta regionale per conoscere il perch&eacute; della mancata pubblicazione dei dati relativi ai controlli effettuati dall&rsquo;Arpab sulle acque dell&rsquo;invaso del Pertusillo sul sito internet dell&rsquo;organismo addetto al controllo&rdquo;. E&rsquo; quanto riferisce il consigliere regionale del M5s, Gianni Leggieri.<br /><br />&ldquo;Sempre con la stessa interrogazione &ndash; precisa Leggieri – si chiedeva all&rsquo;Assessore competente di conoscere la situazione reale e aggiornata del Pertusillo, anche al fine di sedare ogni possibile preoccupazione che poteva essere ingenerata soprattutto dopo le trasmissioni televisive a carattere nazionale che si erano interessate della questione. Nel&nbsp; corso del Consiglio regionale &ndash; aggiunge il consigliere – rispondendo alla interrogazione presentata, l&rsquo;Assessore aveva cercato di rassicurare tutti, specificando che effettivamente i dati non erano stati pubblicati sul sito dell&rsquo;Arpab, ma che gli stessi erano comunque stati trasmessi al Dipartimento regionale competente e che, quindi, di fatto, la situazione era sotto controllo. Non contento di tale risposta &ndash; spiega Leggieri – ho comunque ribadito in Aula la necessit&agrave; di rendere trasparenti i dati e di permettere a tutti l&rsquo;accesso ad essi proprio attraverso la loro pubblicazione sul sito Arpab e ho invitato l&rsquo;Assessore a trasmettermi i dati in suo possesso. Dopo alcuni giorni la risposta scritta che ho ricevuto mi ha lasciato letteralmente impietrito e ha confermato tutti i dubbi, le paure che mi avevano indotto a presentare l&rsquo;interrogazione&rdquo;.<br /><br />&ldquo;In sintesi &ndash; afferma Leggieri – si pu&ograve; leggere nella risposta elaborata dal Dipartimento Ambiente e territorio della Regione Basilicata che: a) il monitoraggio effettuato dall&rsquo;Arpab non &egrave; stato aggiornato alla normativa del Decreto legislativo 156/2006 e successive modificazioni, sia rispetto al numero di parametri da monitorare, sia riguardo alla frequenta dei monitoraggi, sia ancora rispetto al tipo e al numero di stazioni definite; b) almeno fino al 2012 non sono stati analizzati alcuni parametri importanti (tensioattivi, idrocarburi disciolti o emulsionanti, idrocarburi policiclici aromatici, antiparassitari); c) i rapporti di prova vengono trasmessi dall&rsquo;Arpab anche con 2 anni di ritardo (circostanza questa che rende del tutto inutile e inefficace la trasmissione e, in caso di inquinamento degli invasi, pu&ograve; mettere in serio pericolo la salute delle popolazioni servite dagli invasi medesimi); d) dall&rsquo;anno 2012 a quasi tutto il 2013 non &egrave; stato trasmesso alcun rapporto di prova sulle acque dell&rsquo;invaso, mentre i rapporti di prova di ottobre, novembre e dicembre 2013 sono stati trasmessi a febbraio del 2015. A quanto detto &ndash; prosegue il consigliere del M5s – si deve aggiungere la conclusione riportata nella risposta del Dipartimento Ambiente: &lsquo; (…) non &egrave; possibile fornire informazioni attendibili sulla situazione del Pertusillo&#39;. Questa, purtroppo, &egrave; la situazione della nostra regione. Questo &egrave; il sistema di controlli, di verifiche, di monitoraggio che dovrebbe garantire la sicurezza e la salute pubblica dei cittadini lucani e non solo&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Un sistema che non funziona, fatto di omissioni e di poca trasparenza. Un sistema costruito per nascondere la verit&agrave; e non per tutelare i cittadini dai rischi derivanti dall&rsquo;inquinamento. Mi sento sconfortato &ndash; &egrave; la conclusione di Leggieri – per quanto ogni giorno scopro e veramente mi rendo conto che questa Regione ha bisogno di una vera rivoluzione e non certo di quella farsa rivoluzione democratica sbandierata da Pittella&rdquo;.<br />

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