Mollica: tutelare il patrimonio edilizio regionale

Nella giornata di lutto, dopo la tragedia avvenuta a Matera, il capogruppo dell’Udc chiede “regolamentazioni e misure efficienti”. “L’Ater investa sulla sicurezza del patrimonio i fondi ricavati dai programmi di vendita”

&ldquo;In una giornata di lutto per la Basilicata come quella odierna, in cui anche il Consiglio regionale ha voluto riservare il giusto rispetto aggiornandosi a domani e dando modo, anche alla politica, di partecipare ai funerali, il dolore deve trovare un risvolto nei fatti affinch&eacute; episodi come quello di Matera non accadano pi&ugrave;&rdquo;. E&rsquo; quanto sostiene il capogruppo dell&rsquo;Udc in Consiglio regionale, Francesco Mollica, per il quale &ldquo;la Regione non pu&ograve; esimersi dal normare e programmare attraverso regolamentazioni e misure efficienti riservate al patrimonio edilizio regionale&rdquo;.<br /><br />A parere di Mollica &ldquo;una grande azione in questo senso &egrave; stata svolta attraverso l&rsquo;erogazione dei fondi della legge 219, ma anche ci&ograve; che, oramai da 30 anni &egrave; stato fatto, necessita di ulteriori interventi stabilendo una graduazione in relazione alle emergenze e disponibilit&agrave; di fondi. Una grande responsabilit&agrave; in questo momento grava sulle due Ater provinciali nella manutenzione del proprio patrimonio abitativo. Le Ater ormai funzionano con fondi quasi interamente regionali sempre pi&ugrave; esigui e non bastevoli a mettere in campo un programma di messa in sicurezza globale. Le Ater per&ograve; hanno in essere programmi di vendita di buona parte del patrimonio a loro disposizione e quei fondi rivenienti potranno, o dico meglio dovranno, essere investiti sulla sicurezza del patrimonio che ancora rimane nell&rsquo;ambito della loro gestione&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Non vorremmo rivivere domani &ndash; aggiunge Mollica – un dramma come quello di Matera, avvenuto questa volta su patrimonio privato, ma che potrebbe replicarsi su un patrimonio pubblico scaricando responsabilit&agrave; direttamente sulla politica perch&eacute; non ha programmato fondi sufficienti. La politica gi&agrave; in passato (vedi caso Melfi 123 alloggi) ha affrontato efficientemente emergenze che mettevano a rischio vite umane, altre emergenze per&ograve; incombono su strutture che hanno retto al terremoto del 1980 ma che potrebbero collassare con il passare del tempo e per smottamenti e frane che, in questa terra, non mancano. Un esempio per tutti potrebbe essere la situazione di uno dei palazzi delle cinque torrette in Via Ionio a Potenza dove una frana sta minando la stabilit&agrave; dell&rsquo;edificio e l&igrave; veramente sarebbe una tragedia un eventuale collassamento&rdquo;.<br />

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