Il consigliere dell’Mpa intervenendo in merito all’iniziativa che si svolgerà nei Comuni di Matera, Bernalda e Grumento Nova si chiede perchè non nel Vulture, in un Comune come Venosa?
“La presentazione della manifestazione ‘Polo Sud’ che riguarda essenzialmente la cultura fa rilevare come, in un campo sempre carente di fondi e, in questo momento, addirittura privo, le poche risorse devono essere utilizzate in maniera sinergica tra le varie amministrazioni”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale dell’Mpa, Francesco Mollica.
A parere di Mollica “le poche occasioni che si presentano dovrebbero essere colte da quelle Amministrazioni che hanno un patrimonio culturale ed archeologico. Non si può rimanere chiusi nel fortino in attesa che qualcuno offra opportunità e magari avere una gestione clientelare e poco attinente agli obiettivi che la cultura si prefigge. Per dirla come l’archeologo Carandini che ha tenuto, ieri, nella presentazione dell’iniziativa, una relazione a dir poco ‘tranchant’ sulla classe dirigente, considerata ‘vecchia e poco lungimirante’”.
“L’iniziativa ‘Polo Sud’ – fa presente Mollica – si svolgerà su tre Comuni: Matera, Bernalda e Grumento Nova. Perchè non nel Vulture – si chiede il consigliere -, magari in un Comune come Venosa che forse ha più di altri questo patrimonio a disposizione?. E’ stato forse colpa di chi ha messo in campo questa iniziativa dimenticarsi di Venosa? E’ Venosa un Comune che non ha patrimonio da valorizzare? Oppure è colpa di quella ‘dirigenza vecchia e poco lungimirante’ che pensa che la cultura non dia da mangiare?”
“In un momento drammatico sotto l’aspetto economico – prosegue ancora Mollica – giova ricordare che l’unico settore che ancora non si presenta con il segno meno è il turismo. E proprio sull’assioma turismo-valorizzazione beni culturali ed archeologici viaggia la progettualità di chi sa o va alla ricerca di come inserirsi in iniziative quale questa messa in campo col battesimo del Ministro Ornaghi e della dirigenza delle Sovrintendenze archeologiche che ben conoscono il patrimonio della città di Venosa. Il Castello del Balzo, il Parco archeologico, il sito paleolitico di Notarchirico, le catacombe ebraiche e cristiane, il centro storico che traspira storia e ricchezza archeologica ad ogni passo, non erano forse da inserire in questa iniziativa?” “Logicamente – continua il consigliere – qualcuno domanderà: ‘ma Mollica dove era quando si mettevano in campo queste iniziative?’ La risposta potrebbe essere girata con un’altra domanda: chi gestisce (e mi riferisco al Governo nazionale, al Governo regionale e all’Amministrazione di quel Comune) non poteva inserirsi in questa iniziativa avendone titolarità e conoscenza?”
“Nel suo intervento De Filippo si domanda ‘la cultura, quella riservata stanza nella mente della gente, potrà salvare il nostro Paese?’ La risposta – conclude Mollica – potrebbe essere lapalissiana: si verificherà quando le Amministrazioni svolgeranno il proprio ruolo fino in fondo, non affidando ad avventurieri questa materia, siano essi regionali che comunali”.