Mollica (Mpa) su avviso per lavoratori in mobilità

“Ma i fondi per la formazione servono per i lavoratori svantaggiati o per gli enti di formazione?”. Presentata dal capogruppo Mpa una interrogazione.

“Sul Bur n. 31 del 27 settembre 2011 – dice il consigliere regionale del Movimento per le Autonomie, Francesco Mollica – è stata pubblicata la Delibera di Giunta regionale n. 1292 del 13 settembre 2011 con la quale si è approvato l’avviso pubblico ‘Interventi di politica attiva per il reinserimento lavorativo dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro’. Per la realizzazione di tale avviso si avrà un onere finanziario. Le finalità previste sono quelle del reinserimento occupazionale e della integrazione lavorativa o quella della promozione di attività autonome ed a tale scopo saranno erogati dei contributi a favore delle imprese che assumeranno i lavoratori che si trovano in tale situazione di svantaggio o contributi a favore di quelli che apriranno un’attività in proprio”.

“Ma la modulistica da compilare – sottolinea Mollica – predisposta dal Dipartimento ‘Formazione e lavoro’ per accedere a tali contributi, è talmente complessa da richiedere il supporto e la consulenza di esperti, tant’è che il punto 5.3 del suddetto avviso prevede che i beneficiari per ottenere il contributo potranno presentare la domanda in partenariato con un Organismo di formazione accreditato in Regione Basilicata. Questi Enti di formazione per tali servizi di supporto alla progettazione ed alla rendicontazione potranno richiedere al lavoratore o alla impresa un importo massimo fino al 5 per cento dell’importo di contributo richiesto. Proprio per tali ragioni la categoria dei consulenti del lavoro della Basilicata si è offerta di assistere gratuitamente i lavoratori in mobilità o in cassa integrazione, che vorranno partecipare al Bando”.

“A questo punto – comunica Mollica – con una interrogazione presentata chiedo al Presidente della Giunta e all’Assessore alla Formazione se questo Bando è stato realizzato per favorire i lavoratori svantaggiati o per favorire gli Enti di Formazione. Se non ritengano – aggiunge Mollica nell’interrogazione – che in questo modo si distraggono quote cospicue dei fondi destinati ad interventi di sostegno al reddito e di politiche attive per la formazione e a favore di cittadini svantaggiati. Forse è giunta l’ora di arginare tale fenomeno, gli aiuti devono essere dati a chi ne ha effettivamente bisogno e non servire a rifocillare le casse dei tanti, forse troppi, Enti di formazione. I tempi sono cambiati e la criticità del momento non consente di continuare nello sperpero”.

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