Per il capogruppo consiliare Mpa la Regione Basilicata ha tra i suoi compiti precipui quello di favorire la pratica dello sport tra i disabili di ogni fascia di età e condizione sociale
“Ciascun disabile deve avere l’opportunità di migliorare il proprio benessere e di trovare una giusta dimensione nel vivere civile. Ed è proprio attraverso lo sport, quale strumento di recupero, di crescita culturale e fisica, nonché di educazione, che l'individuo diversamente abile può raggiungere la sua giusta condizione di vita”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale del Movimento per le Autonomie, Francesco Mollica.
“Il legislatore con legge n. 189 del 15 luglio 2003 e Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri datato 8 aprile 2004 – ricorda Mollica – ha riconosciuto nel Comitato Italiano Paralimpico l’ente deputato alla gestione delle attività sportive per disabili. Il Cip è un ente la cui finalità va al di là della semplice preparazione delle squadre agonistiche ed ha una valenza sociale che mira a garantire il diritto allo sport in tutte le sue espressioni, promuovendo la massima diffusione della pratica sportiva per i disabili in ogni fascia di età e di popolazione. Ma, naturalmente, la preparazione delle squadre agonistiche, la formazione dei preparatori sportivi, la promozione dello sport sul territorio, sono tutte attività che costano e proprio per la funzione sociale che tali enti svolgono è necessario che le istituzioni e la Regione in primis, collaborino e sostengano tali iniziative. Esprimo solidarietà – afferma Mollica – ai componenti del Comitato Paralimpico di Basilicata che con una nota ci chiedono una riflessione ed un intervento per adeguare la normativa e le procedure al complesso organigramma delle organizzazioni sportive per disabili che devono necessariamente essere equiparate a quelle più note, come il Coni”.
“Chiedo, pertanto – continua il consigliere regionale Mpa – di porre la massima attenzione al problema e di rivedere, anche in vista dell’approvazione del Piano regionale dello Sport 2011-2013, alcuni articoli che fanno balenare il pericolo, nella programmazione, di un tentativo di riduzione del 50 per cento del contributo regionale assegnato a favore delle attività sportive per atleti con disabilità. La Regione Basilicata – conclude Mollica – ha il dovere di contribuire materialmente e, soprattutto, sistematicamente alla crescita di tutte le società interessate; bisogna fare in modo che lo Sport risulti concretamente volano di crescita sociale per l’intera popolazione lucana”.