Mollica: “Il referendum è l’ultima arma contro le trivelle”

Dopo l’approvazione in Aula della sua mozione, il capogruppo dell’Udc torna a sottolineare l’urgenza “di raggiungere il quorum e di conseguenza l’obiettivo: l’abrogazione dell’articolo 38 dello sblocca Italia e dell’art. 35 del decreto sviluppo”

&quot;Occorre attivare subito una campagna di sensibilizzazione ed informazione sui referendum deliberati nella seduta consiliare del 19 settembre per l&rsquo;abrogazione di alcune parti dell&rsquo; art. 38 della legge sblocca Italia e dell&rsquo;art. 35 del decreto sviluppo&rdquo;. E&rsquo; quanto dichiara il capogruppo dell&rsquo;Udc in Consiglio regionale, Francesco Mollica, all&rsquo;indomani dell&rsquo;approvazione, in Aula, di una sua mozione sull&rsquo;argomento (Informazione referendum petrolio, si a mozione Mollica, 20 ottobre 2015, 18,57 &ndash; vedi link qui sotto).<br /><br />&ldquo;La materia petrolifera &ndash; aggiunge l&rsquo;esponente dell&rsquo;Udc – &egrave; stata oggetto, fin dal principio, di numerose riflessioni, confronti e manifestazioni che hanno coinvolto ed interessato attivamente l&rsquo;intera comunit&agrave; lucana , divisa tra i pro e contro il petrolio. Ma oggi, dopo una serie di eventi e davanti alle ripercussioni di una normativa che destituisce, di fatto, la Regione dalla potest&agrave; di scelta, anche le certezze dei sostenitori pi&ugrave; agguerriti sembrano vacillare ed i dubbi da sempre avanzati da molti, in primis il sottoscritto, si sono fatti strada smuovendo opinioni che sembravano radicate. Alcuni, per&ograve;, ancora resistono, pi&ugrave; per non rinnegare scelte del passato che per vera convinzione, anche se intimamente, sono convinto, condividano i timori della depauperazione del nostro territorio&rdquo;.<br /><br />A parere di mollica &ldquo;non bisogna sottovalutare lo strumento referendario, massima espressione della democrazia diretta, che consente ai cittadini di far sentire la propria voce condizionando il legislatore e le connesse scelte oligarchiche e che si distingue dalle manifestazioni, pur organizzate in questi anni per esprimere il dissenso, lodevoli nelle intenzioni ma poco incisive sul piano concreto. La sfida &egrave; dunque importante ed il popolo lucano deve dimostrare di &lsquo;esserci&rsquo; e di poter essere artefice del proprio destino, superando la delusione di riscoprirsi &lsquo;orfano&rsquo; di quei rappresentanti istituzionali e politici che avrebbero dovuto, a livello regionale e nazionale, tutelare il territorio di appartenenza ed invece sono risultati e risultano &lsquo;distratti&rsquo;.<br /><br />&ldquo;La posta in gioco &egrave; alta &ndash; conclude Mollica – ed analoga deve essere la risposta dei cittadini, con la consapevolezza che al proprio &lsquo;arco&rsquo; &egrave; rimasta un&rsquo;unica freccia da poter scagliare. Si deve necessariamente fare centro, raggiungere il quorum e di conseguenza l&rsquo;obiettivo: l&rsquo;abrogazione dell&rsquo;articolo 38 dello sblocca Italia e dell&rsquo;art. 35 del decreto sviluppo&rdquo;.&nbsp;

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