Mollica: “I centristi pretendono un cambiamento”

Il consigliere regionale a margine dell’incontro con Liberi e Uguali parla di “primarie di coalizione aperte per individuare il candidato presidente”

&ldquo;Dopo l&rsquo;incontro con LeU, il primo confronto di un percorso politico teso a verificare la possibilit&agrave; di ricostruire la coalizione di centrosinistra in vista&nbsp; delle prossime regionali, i centristi si sono riuniti per discutere una visione comune da condividere nei successivi appuntamenti con le altre forze politiche&rdquo;.<br /><br />E&rsquo; quanto afferma il consigliere regionale Francesco Mollica che aggiunge: &ldquo;La nostra proposta, gi&agrave; esternata in quell&rsquo;incontro, di procedere all&rsquo;individuazione del candidato presidente mediante primarie di coalizione aperte, darebbe un senso ad un&rsquo;idea di democrazia partecipata che in questi anni&nbsp; &egrave; stata mortificata. Il voler sottolineare il termine coalizione, per noi,&nbsp; non vuole essere solo un modo per individuare una compagine che normalmente ha ruotato intorno ad un unico partito,&nbsp; il Pd,&nbsp; ma, al contrario, vuole esprimere la necessit&agrave; che sia data la possibilit&agrave; ad ogni forza presente nella stessa, e quindi anche alla nostra, di individuare persone di spessore anche nella societ&agrave; civile, la cui candidatura andr&agrave; valutata e nel caso sostenuta da tutti unitamente&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La fase di trasformazione che siamo costretti a subire &ndash; continua – non pu&ograve; essere&nbsp;&nbsp; sottovalutata,&nbsp; n&eacute; possiamo sottrarci ad un&rsquo;assunzione di responsabilit&agrave; rispetto ad un&nbsp; modus operandi che &egrave; imploso. La difficolt&agrave; ad operare degli amministratori locali, che nell&rsquo;incontro hanno evidenziato l&rsquo;impossibilit&agrave; a veder concretizzati i progetti nell&rsquo;arco del mandato e, quindi, a dare risposte in un&rsquo;interlocuzione che per loro &egrave; diretta e quotidiana, necessita di un impegno diverso, di un programma in grado di ridare speranza ad una&nbsp; comunit&agrave; in ginocchio. Azioni e programmi&nbsp; che devono essere discussi e portati sul territorio, con un&rsquo;apertura alle critiche ed ai suggerimenti&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Solo accantonando una politica di &lsquo;palazzo&rsquo; e facendo ritornare e sentire i cittadini protagonisti &ndash; dice Mollica -&nbsp; si pu&ograve; ambire a ristabilire un rapporto di credibilit&agrave; e dialogo con l&rsquo;elettorato che, ad oggi, purtroppo, nonostante l&rsquo;evidente protesta, &egrave; ancora costretto a leggere di diatribe interne relative a posizionamenti individualistici e a non intravedere segnali di autocritica, assunzioni di responsabilit&agrave; e conseguente ricerca di soluzioni e cambiamento. La &lsquo;conditio sine qua non&rsquo;&nbsp; per&nbsp;&nbsp; ritrovare un unit&agrave; &egrave;, dunque,&nbsp; che si vada&nbsp; oltre il partito di maggioranza, oltre i personalismi, oltre le postazioni, verso un rinnovamento reale dove ogni&nbsp; forza politica, intesa come gruppo rappresentativo e non come mero simbolo, si possa&nbsp; riconoscere nel&nbsp; progetto&nbsp; e si senta&nbsp; protagonista, fautore ed attuatore dello stesso&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Se non registreremo questa evoluzione, segno di una presa di coscienza della necessit&agrave; di un indispensabile cambiamento &ndash; conclude – cercheremo&nbsp; terreni pi&ugrave; fertili in cui spargere il seme del rinnovamento, per poter, cos&igrave;, ambire ad un raccolto non solo per la nuova classe dirigente che verr&agrave;, ma soprattutto&nbsp; per l&rsquo;intera comunit&agrave;. Attingendo dalla saggezza del mondo contadino, di cui ancora tanto si sostanzia la nostra terra, dovremo tener presente che &lsquo;tre cose vuole il campo: buon lavoratore, buon seme, buon tempo&rsquo;&rdquo; .<br /><br />L.C.<br />

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