Il consigliere di Mpa ricorda i motivi alla base della scelta
“In tempi di terremoto qualcuno parla di macerie e verrebbe da dire che non ha nulla a che fare con l’araba fenice risorta dalle sue ceneri, oppure verrebbe da dire, riprendendo un motto della saggezza popolare lucana, che ‘se all’asino la coda non spunta dopo i tre anni non spunta più’”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale di Mpa, Francesco Mollica, il quale ricorda che “sono passati quattro anni da quando ho lasciato i Verdi, non per il vento del potere, ma per affrontare un’avventura alla guida di chi, con me, condivideva l’appiattimento sui partiti dell’estrema sinistra da parte dello stesso partito dei Verdi”.
L’avventura – precisa – è iniziata in una formazione moderata denominata ‘Federazione di Centro’ che di potere non aveva nulla se non la moderazione nelle idee ed un faro rappresentato dai problemi della comunità. Del resto la fine ingloriosa fatta dai Verdi nelle elezioni politiche del 2008 dava ragione a me e non all’attuale Presidente dei Verdi, Di Dio”.
“Ritengo che altre repliche non siano necessarie, anzi siano superflue, del resto la gente con il proprio consenso ha saputo scegliere e mutuando una frase storica: ‘non ti curar di loro ma guarda e passa’.