Mollica, De Bellis (Mpa): Il Terzo Polo esiste o non esiste?

Per il capogruppo in Consiglio ed il segretario regionale Mpa “si sta perdendo un’occasione di coesione e di buon avvio dello stesso”

Il consigliere regionale del Movimento per le Autonomie, Francesco Mollica, e il segretario regionale, Giuseppe Maria De Bellis, dichiarano congiuntamente che “sarebbe stato utile, in virtù della crisi regionale, che il Terzo Polo avesse portato sul tavolo della discussione argomenti politici unitari e non di difesa esclusiva delle postazioni personali”.

“La casualità della crisi nazionale e di quella regionale hanno elementi di unione, almeno nella definizione di rilancio della economia e di una nuova visione della politica stessa. Non si può pensare che il Terzo Polo possa essere preso in considerazione all’abbisogna, né immaginare che lo si possa chiedere (da parte degli aderenti allo stesso) in occasione delle elezioni politiche quando serviranno i voti per eleggere qualcuno. Si sta perdendo un’occasione: di coesione e di buon avvio dello stesso. Viene da chiedersi del perché una riunione preliminare non sia stata fatta, paura di qualcosa? di perdere qualche postazione? Ma si riesce a capire che, prima di tutto, un progetto nasce su un’idea che è tutta programmatica? O si pensa che il fatto stesso di appartenere al Terzo Polo garantisca sconti sull’operato e sui fallimenti che continuamente questa Regione partorisce quasi quotidianamente?”.

“Sono questi gli interrogativi – a parere degli esponenti Mpa – dei quali sarebbe stato utile, dopo l’insediamento a Roma di ormai un mese fa, che il tavolo regionale, sebbene non ancora insediato ufficialmente, tenesse conto ma, si capisce e lo capisce anche il popolo lucano, che per uscire fuori dal vicolo cieco imboccato necessita uno scatto di orgoglio e di pensare e agire collegialmente e non individualmente. Le discontinuità richieste in questa verifica, certamente fra gente che ragiona in maniera plurale, dovevano riguardare l’agire e non i ruoli affidati ai singoli. Questo è quello che la gente voleva, non certamente un De Filippo bis che sembra avere tutto l'aspetto di una riproduzione fedele di quello che si sta modificando”.

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