"Ho posto una questione di carattere generale, relativa al delta tra finanziamenti necessari per completare il programma e fondi effettivamente disponibili: in presenza di uno scarto di tale entità, 112 miliardi circa, é ineludibile anzitutto stabilire priorità rigide e precise tra gli interventi da realizzare, e in secondo luogo individuare metodi e meccanismi che consentano di attivare finanziamenti privati, in assenza dei quali sarà del tutto impossibile nei prossimi anni sanare il gap infrastrutturale del Paese." Lo dichiara il Senatore Salvatore Margiotta, relatore presso la Commissione 8 del Contratto di programma parte investimenti tra RFI e Ministero Infrastrutture e trasporti oggi all'esame in Senato, al termine di un confronto con il Viceministro Riccardo Nencini. Il ViceMinistro ha riferito di un recente incontro operativo con il Presidente Pittella e l'Amministratore delegato di Ferrovie Michele Elia, "nel corso del quale il Governo ha preso impegni concreti per finanziare una nuova ipotesi progettuale proposta dalla Regione Basilicata", dichiara in una nota Margiotta. "Un pronunciamento così netto in alta sede istituzionale da parte di persona seria ed affidabile fa ben sperare: sarebbe un grande risultato dell'azione ostinata e proficua del Presidente Pittella, ma soprattutto un importantissimo obiettivo centrato per Matera e per l'intera Basilicata". Quanto alla Basilicata, continua il senatore lucano, "é Regione cenerentola per mobilità su ferro: la Taranto-Potenza-Salerno ha tempi di percorrenza inauditi ed inconcepibili, i lavori sulla Potenza-Foggia non iniziano, la Sicignano-Lagonegro rimane un sogno lontano dall'essere realizzato, la Napoli-Bari correrà a nord dei nostri confini; ma l'emergenza maggiore é il collegamento ferroviario della città di Matera, che nel 2019 sarà capitale europea della cultura, forse unico dei capoluoghi di provincia inaccessibile ai treni".
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